Sea Airports tra i 35 milioni di passeggeri del 2019 e l’emergenza da Covid-19
"Alla luce dell’emergenza legata alla diffusione del virus Covid-19, lo scenario in cui opererà il Gruppo SEA nel corso del 2020 è in costante evoluzione": dopo un 2019 da record per Sea lo scenario del 2020 non è ancora definibile
IL Consiglio di Amministrazione di Sea si è riunito sotto la presidenza di Michaela Castelli e ha esaminato e approvato il progetto di bilancio di Sea e il bilancio consolidato del Gruppo SEA dell’esercizio 2019.
AUMENTO DEL TRAFFICO
Nel corso del 2019 il traffico del sistema aeroportuale gestito da Sea ha raggiunto i 35,3 milioni di passeggeri, in crescita del 4,4% rispetto all’esercizio precedente e superiore alla crescita nazionale, pari al 4%.
L’andamento del traffico nei due aeroporti gestiti risente del periodo del Bridge, ovvero la chiusura di Linate dal 27 luglio al 26 ottobre 2019 per il rifacimento della pista ed il restyling dell’aerostazione, con il conseguente trasferimento della maggior parte dei voli sullo scalo di Malpensa.
Per effetto della chiusura di tre mesi, Milano Linate con 6,5 milioni di passeggeri, registra una flessione del 28,8%. Invece, Milano Malpensa supera i 28,7 milioni di passeggeri, con un incremento del 16,9% rispetto all’esercizio precedente. Durante il periodo di chiusura di Linate, l’aeroporto di Malpensa ha servito un totale di 9,6 milioni di passeggeri (un aumento di 2,5 milioni di passeggeri, del 34,1% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente) dei quali 1,9 milioni relativi ai voli trasferiti dall’aeroporto meneghino.
Il traffico merci sul sistema aeroportuale di Milano ha registrato 551,4 mila tonnellate gestite, in calo del 3,1% rispetto all’esercizio 2018, in un contesto di mercato cargo internazionale in contrazione del 3,3%. Il traffico di aviazione generale presso gli scali di Linate e Malpensa ha registrato 24,5 mila movimenti, in flessione del 5,5% rispetto al 2018 da imputarsi totalmente alla chiusura dello scalo di Linate nei tre mesi estivi, con un trasferimento solo parziale del traffico sullo scalo di Malpensa.
SEA E IL CORONAVIRUS
L’evento più rilevante successivo alla chiusura dell’esercizio 2019 è stato la diffusione dell’infezione da Covid-19 e le sue conseguenze sul settore del trasporto aereo.
«Il Gruppo Sea, nel rispetto delle disposizioni delle istituzioni e autorità sanitarie nazionali e locali italiane, ha prontamente attivato il suo protocollo di risposta alla crisi, e attraverso il comitato di direzione (ridenominato comitato crisi permanente) ha avviato tempestivamente un piano di gestione dell’emergenza, implementando sin da subito una serie di misure a tutti i livelli dell’organizzazione in modo da prevenire eventuali rischi, garantire la salute e sicurezza dei propri dipendenti, clienti e fornitori e la continuità delle proprie attività operative nel rispetto delle disposizioni emanate dagli enti competenti».
Il comitato, oltre a supervisionare e coordinare tutti gli aspetti sanitari di competenza, indirizza quelli operativi, infrastrutturali, commerciali, economico-finanziari ed istituzionali connessi all’emergenza e ha la responsabilità di attivare tutte le leve possibili per attenuare l’impatto per il Gruppo in relazione agli ambiti sopra menzionati.
A causa della significativa riduzione del traffico legata all’emergenza sanitaria e alle disposizioni del Governo, a metà marzo si è deciso per la chiusura del satellite centrale del Terminal 1 di Malpensa. In seguito, in applicazione del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di concerto con il Ministro della Salute del 12 marzo 2020 è stata di-
sposta la chiusura totale dell’aeroporto di Milano Linate fino a revoca, nonché dell’intero Terminal 1 di Malpensa.
Il traffico passeggeri è stato concentrato sul Terminal 2 di Malpensa, «al fine di contenere al minimo il numero di persone e mezzi, mentre è rimasta aperta Cargo City, a servizio del traffico merci all cargo (circa il 70% delle merci gestite a Malpensa), che mantiene ad oggi livelli di attività significativi».
A seguito di ciò è scattata la cassa integrazione che coinvolgerà a rotazione tutto il personale.
«Alla luce dell’emergenza legata alla diffusione del virus Covid-19, lo scenario in cui opererà il Gruppo SEA nel corso del 2020 è in costante evoluzione. La rapida diffusione dell’epidemia ha provocato l’adozione di radicali misure di contenimento dei contagi da parte di tutti i principali paesi del mondo, che hanno comportato, tra le altre, la sostanziale
paralisi di numerose attività e settori, ivi incluso il trasporto aereo. Dal 23 febbraio 2020, data in cui l’emergenza ha prodotto i suoi primi importanti effetti, il traffico sugli scali del Gruppo SEA si è progressivamente ridotto sino a raggiungere il numero di 530 passeggeri il 31 marzo, a fronte di 95,8 mila passeggeri del corrispondente giorno dell’anno precedente».
Il quadro risulta al momento estremamente complesso e l’evoluzione nei prossimi mesi dipenderà da diversi fattori: la durata dell’emergenza e delle connesse misure e restrizioni, gli effetti sull’economia che tale emergenza potrà determinare e l’impatto che tale epidemia potrà avere sulla propensione al viaggio dei passeggeri.
«Alla luce di quanto precede, i presumibili impatti della pandemia COVID-19 sul Gruppo SEA, seppur significativi, non sono puntualmente stimabili. Sarà infatti necessario attendere l’evoluzione della situazione nel nostro Paese, in Europa e nel resto del mondo per una valutazione più compiuta».
«In tale scenario, SEA ha adottato una serie di misure finalizzate a mitigare gli impatti di tale crisi, anche in termini economici e finanziari, mediante le quali la società potrà gestire i propri fabbisogni sino alla graduale ripresa delle attività.Il 2020 sarà un anno spartiacque a causa dell’emergenza in corso, ma l’impegno del Gruppo SEA sul fronte ESG non verrà meno. Dovremo rivedere la gerarchia delle priorità, rimettere in discussione ciò che può essere definito “materiale”, nell’ottica di una sostenibilità che deve saper accompagnare e supportare una ripartenza post-traumatica del nostro business e delle dinamiche economiche e sociali ad esso collegate.
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la destinazione dell’utile di esercizio 2019 della Capogruppo SEA S.p.A., pari a 111,6 milioni di euro a riserva straordinaria. Inoltre, il Consiglio ha deliberato di rinviare il pagamento della seconda tranche delle riserve distribuibili, pari a 84,73 milioni di euro, deliberata dall’Assemblea degli Azionisti il 30 settembre 2019, riservandosi di rideterminare la data del pagamento di detta tranche quando, superata la fase di emergenza dovuta al COVID-19, si realizzeranno le condizioni economico finanziarie tali da consentirlo. Convocazione Assemblea Ordinaria dei Soci.
Il Consiglio di Amministrazione di SEA ha deliberato di convocare l’Assemblea della Società in sede ordinaria in data 4 maggio 2020, in prima convocazione, e occorrendo in seconda convocazione il giorno 11 maggio 2020, per deliberare sui seguenti punti: approvazione del bilancio al 31.12.2019 e proposta di destinazione dell’utile di esercizio; comunicazioni del Presidente in ordine al rinvio del pagamento della seconda tranche del dividendo straordinario deliberato dall’Assemblea del 30 settembre 2019.
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