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Autista abusivo, i taxisti lo bloccano e chiamano la Guardia di Finanza

E' accaduto ieri, venerdì 8 maggio, all'area arrivi dell'aeroporto di Malpensa. Il racconto del rappresentante del network dei conducenti professionisti

Generico 2018

Non è la solita storia dei tassisti abusivi è, l’evoluzione della “gara” a chi riesce ad accaparrarsi i (pochi) passeggeri che atterrano a Malpensa.

L’ultimo di una serie di episodi risale a ieri, venerdì 8 maggio: in un video girato da alcuni tassisti di Malpensa (che non vi mostriamo per rispettare le privacy di alcune delle persone filmate) viene ripreso quanto accade fuori dall’aeroporto. Alcuni tassisti circondano un uomo che attende alcuni passeggeri. L’uomo, secondo il racconto di chi lo sta bloccando, è un “abusivo”, un autista senza licenza che guida un’Audi con immatricolazione spagnola.

A spiegare quel è successo Simone Labozzetta, che rappresenta il network dei conducenti professionisti: «Era da tempo che stavano monitorando un sito, GetTransfer dove è possibile prenotare un auto con conducente. In genere si partecipa ad una sorta di “asta”: si aggiudica il lavoro l’autista, regolare, che propone l’offerta più vantaggiosa. Di solito la differenza è di pochi euro, ma non è così quando a partecipare è questo gruppo di persone che possiede delle Audi Q5 con targa spagnola: in quel caso le tariffe, da loro proposte, sono addirittura dimezzate».

Insomma, gare perse in partenza. Così ieri i tassisti hanno deciso di passare alle vie di fatto: hanno verificato orario e destinazione del trasferimento che l’autista si era aggiudicato con GetTransfer e hanno prima proceduto a fare un esposto alla Guardia di Finanza di Francavilla, a Verona, destinazione finale del viaggio e poi si sono presentati in massa.

«Quando sono arrivati i suoi ignari clienti, marito e moglie con un bimbo piccolo, li abbiamo informati che stavano per salire su un’auto senza le regolari autorizzazioni: nel caso malaugurato avessero avuto anche un piccolo incidente, nessuno li avrebbe risarciti. – spiega ancora Labozzetta – L’auto non aveva nemmeno il seggiolino per il bimbo. Poi abbiamo chiamato le forze dell’ordine che hanno proceduto a fare i controlli. All’autista sono state elevate contravvenzioni e a quel punto un nostro collega si è offerto di accompagnare la coppia a Verona, a un prezzo “scontato”.

Una situazione, questa, che non siamo più disposti a tollerare – conclude Labozzetta- : già il momento che stiamo vivendo è complesso. Ci sono pochissimi passeggeri e i miei colleghi restano in attesa di un viaggio per ore intere, non possiamo permettere a chi lavora illegalmente di muoversi indisturbato».

Pubblicato il 09 Maggio 2020
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