Il centro di Busto Arsizio si ripopola, code ordinate e qualche bar aperto per l’asporto
In molti hanno deciso di concedersi una passeggiata a piedi o in bici. Primo ingorgo sul viale della gloria a causa dei lavori di asfaltatura e discreto afflusso alla stazione Fnm
![fase 2 busto arsizio](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2020/05/fase-2-busto-arsizio-798741.610x431.jpg)
È dunque arrivato il tanto atteso 4 maggio, giorno di una liberazione apparente. O forse no. Passeggiando per il centro di Busto Arsizio il cambiamento si è sentito e soprattutto visto. Eloquente il commento di uno stradino, impegnato a tenere pulito il centro: «Hanno aperto le gabbie!», frase che rimanda con nostalgia ai giovedì sera estivi.
Molti, infatti, i bustocchi che hanno approfittato dell’allargamento di maglie dell’ultimo DPCM per concedersi anche solo due passi in via Milano, questa mattina, ognuno con una comprovata necessità ben stampata in testa. In coda davanti a banche, farmacie e panetterie, quasi tutti protetti da mascherine e guanti. Molte anche le famiglie in bicicletta, uno dei modi più sicuri per girare in città.
Per ora invece sono sono pochi i bar che servono ai clienti veloci caffè d’asporto: «Ovviamente non passa troppa gente, ma almeno si riesce ad aprire, rispettando le norme. È un primo timido passo verso il ritorno alla normalità». Spostandosi un po’ più in là, verso via XX Settembre e viale Diaz, il numero di macchine è visibilmente lievitato rispetto ai giorni scorsi. Grazie anche alla ripresa dei lavori stradali davanti alla Coop, si intravede anche un accenno di ingorgo intorno alla rotonda, sensazione che ai più sarà sembrata nuova.
In ultimo, facciamo un salto alla stazione Nord: già predisposti i percorsi in entrata e in uscita, lavori per riattivare rapidamente scale mobile e ascensori, segnaletica chiara: «Oggi tutto sommato è stato quasi un giorno normale, guardando gli incassi fin ora. Un flusso che ci aspettavamo visto che in molti tornavano al lavoro. In generale c’è stata tranquillità e rispetto delle misure di sicurezza», ci dicono dalla biglietteria, aggiungendo che la santificazione sarà quotidiana.
Va ricordato che Busto è ancora la città in provincia con più contagi, quindi, per essere il primo giorno non è andata male: «Vedere il deserto – continua l’amico netturbino – era un po’ deprimente. Questa gente restituisce vita al centro, e lo fa seguendo scrupolosamente le norme. Dovremo abituarci ma sono fiducioso».
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