“Riaprite le ciclabili sulle alzaie”, sono usate anche da chi lavora
La posizione di trenta associazioni Fiab, che chiede la riapertura delle strade lungo i navigli, considerati parte della rete viaria da garantire. "La bici è una delle soluzioni ai problemi di mobilità, di inquinamento, di salute pubblica"
«Le alzaie dei navigli devono rimanere aperte ai ciclisti nei giorni lavorativi». È la richiesta di trenta associazioni della Federazione Italiana Amici della Bicicletta, rivolta al Consorzio Et Villoresi.
Il consorzio, che gestisce le strade lungo i Navigli e il Villoresi ha prima disposto e poi, anche a fronte di lamentele, confermato la chiusura delle strade che seguono i corsi d’acqua.
Scelta non lungimirante, secondo le associazioni Fiab: «La bicicletta, che per le sue caratteristiche minimizza in modo naturale i rischi di promiscuità, evitando la vicinanza reciproca e gli affollamento, è sicuramente una delle soluzioni anche rispondere ad una lunga serie di problemi di mobilità, di inquinamento, di salute pubblica. Ciclisti e pedoni rappresenteranno una risorsa fondamentale nelle fasi di riapertura di tutte le attività delle prossime settimana, per evitare la paralisi negli spostamenti sulle nostre strade».
Fin qui la Fiab ribadisce l’auspicio che l’intera rete di canali – Naviglio Grande, Villoresi, Martesana, Naviglio Pavese – sia riaperta. Ma la Fiab ne fa anche una questione diritto: perché le strade arginali sono comprese nella Rete ciclabile secondo la Legge 2/2018 e dunque deve essere riaperta, facendo parte della rete fondamentale, usata appunto per esigenze della vita quotidiana. Di qui anche la richiesta ferma di riapertura almeno nei giorni lavorativi. Anche perché in alcune zone è un asse fondamentale: i tre navigli sono ad esempio importanti per l’accesso sicuro alla città di Milano dall’hinterland più vicino (ad esempio cittadine come Gaggiano, Corsico, Vimodrone, Rozzano) e dalle periferie.
Inizia la fase 2, tornano le persone sul canale Villoresi e sul Naviglio Grande
D’altra parte anche in altre zone – si pensi alla pianura di Turbigo e Castano Primo – le ciclabili sarebbero utili anche per movimenti locali. E già oggi di fatto vengono usate.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Entrano in vigore le nuove tariffe "metropolitane", Saronnese e Busto più vicine a Milano
Felice su Fucile d'assalto e mitragliette nella casa dell'ex ispettore di Malpensa
lenny54 su In vendita casa Bossi, villa simbolo della "Lega di una volta"
lauralaura su Ospedali troppo caldi: la Regione comprerà i condizionatori
gcbiakmw su Lo spinello fa male
Rita Campiotti su Torna IceOut, qual è la vostra gelateria preferita?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.