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Tanti alleati per una Pallacanestro Varese più ambiziosa

Incontro positivo al palasport di Masnago tra tutte le anime che compongono la società biancorossa. Conti: «Lavoriamo per un club più forte e per essere sempre più la squadra simbolo del territorio»

basket, pallacanestro varese

Una Pallacanestro Varese più forte, più coesa, più presente sul territorio. E più ambiziosa, al di là di quelle che saranno le risorse finanziarie al momento della ripresa dei giochi. La riunione allargata che si è tenuta questa sera – lunedì 18 maggio – al palasport di Masnago con protagoniste tutte le componenti che siedono nella capiente cabina di comando del club dieci volte campione d’Italia ha lasciato una sensazione positiva ai partecipanti.

Un dato, innanzitutto: all’incontro c’erano il consiglio di amministrazione (compreso Thomas Valentino, nuovo e quinto membro della governance), una buona rappresentanza del consorzio “Varese nel Cuore”, il trust “Il basket siamo noi” ma anche Rosario Rasizza e Gianfranco Ponti, sponsor il primo (e uomo di punta del gruppo “Orgoglio Varese“), ministro della Academy giovanile il secondo, per il quale è sempre valida l’opzione di un ingresso nel capitale societario. E poi, ovviamente, Andrea Conti, il massimo dirigente sul lato delle operazioni sportive e societarie al quale abbiamo chiesto un parere qualificato.

«Usciamo rafforzati da un incontro del genere al quale hanno partecipato tutti i pilastri su cui si regge la società, per di più in un periodo – metà maggio – che ci permette maggiori spazi di manovra rispetto ai tempi normali, quando certe riunioni arrivavano ben più avanti. Dalla discussione è emersa una volontà chiara: quella di una società più forte e ambiziosa rispetto al recente passato con la possibilità di darci un piano a medio termine. Ci piacerebbe puntare su qualche giocatore con cui il pubblico si identifichi meglio, un po’ come è successo con Avramovic, magari su qualche italiano che rafforzi lo zoccolo duro. E poi vogliamo diventare sempre di più la squadra simbolo del territorio, una identità che si è un po’ persa: ci interessa coinvolgere il pubblico più giovane, trovare sostegno e affetto al di fuori di Varese-città andando più a fondo nella provincia. Insomma, le idee non mancano e lunedì prossimo avremo un nuovo incontro, più operativo, nel quale definiremo i gruppi di lavoro e le competenze di ciascuno. Non dimentichiamo che la Pallacanestro Varese compie 75 anni: un motivo in più per fare sempre meglio».

Clima positivo, quello interno alla Enerxenia Arena, ribadito anche da Alberto Castelli, numero uno di quel Consorzio che pur restando spesso silente resta il proprietario del club con il 95% delle quote biancorosse nelle mani delle aziende di “Varese nel Cuore”. «Un incontro simile non era mai stato fatto a maggio – l’opinione ricalca quella di Conti – e quindi in un periodo davvero difficile come quello che stiamo attraversando abbiamo provato a trovare i lati positivi. È bello che ci fossero i rappresentanti di tutte le entità attive in Pallacanestro Varese ed è piacevole vedere come ognuno sia pronto a ripartire. Attenzione: ciò non significa che quello che abbiamo detto nei mesi scorsi sia passato di moda: la società continua ad aver bisogno di trovare le risorse economiche necessarie per portare avanti un’attività di un certo tipo ed è aperta a nuovi amici. Però non ci piangiamo addosso: ci saranno conseguenze derivanti dai problemi causati dall’epidemia, c’è tuttora grande incertezza su quelli che saranno i budget delle squadre, però da parte nostra la volontà di andare avanti è forte».

A rappresentare il “popolo biancorosso”, quindi i tifosi, anche Umberto Argieri in qualità di presidente del trust la cui attività – ha ricordato Conti – è fondamentale in termini di idee, di coinvolgimento delle persone, di progetti. «Mi è sembrata netta la volontà di fare un cambio di passo, di dare alla Pallacanestro Varese uno “scatto di crescita”: le persone che hanno partecipato all’incontro non lo hanno fatto per caso. Da parte nostra, inteso come associazione di tifosi, abbiamo sottolineato la necessità di avere una società più forte, una sinergia più stretta con il tessuto circostante; certo, se poi fossimo anche più ricchi economicamente sarebbe meglio, ma un gruppo che si muove con idee innovative e fresche diventa automaticamente più attrattivo».

Nei discorsi – almeno in quelli ufficiali – non era compresa la parte sportiva al di là delle indicazioni riportate nelle parole di Conti. Con le incertezze sul budget (derivate anche dal fatto di non sapere quali saranno le regole per ripartire a livello di presenza sugli spalti: un problema che vale per tutti, ovviamente) l’area tecnica si dovrà muovere con attenzione: una pista interessante potrebbe essere quella baltica con il lungo lettone Andrejs Grazulis – connazionale di Ingus Jakovics – che ha rescisso il proprio contratto con Tortona (A2) e che è tra i giocatori su cui la Openjobmetis ha tracciato una riga con l’evidenziatore.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 18 Maggio 2020
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