Dopo la regione, anche Novara: “Facciamoci sentire su Malpensa”
Dopo la mozione in Regione di Domenico Rossi, 3 consiglieri della provincia di Novara hanno sottoposto un’interrogazione per discutere del masterplan dell’aeroporto
Anche in Piemonte si comincia a smuovere il dibattito attorno a Malpensa e al masterplan presentato da Sea per l’aeroporto che sarà nel 2035. Dopo la richiesta – negata – del consigliere regionale Domenico Rossi di produrre delle osservazioni sul piano, la discussione si sposta in provincia. A Novara, quella più interessata per una questione di contiguità.
«La Provincia di Novara ha intenzione di intervenire con delle sue osservazioni? In che modo?» si legge nell’interrogazione sottoposta al presidente Federico Binatti dai tre consiglieri de La Provincia in Comune Matteo Besozzi, Milù Allegra e Marco Uboldi.
In provincia è già molto attivo il Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia che tra gli obiettivi ha quello di «ottenere la riammissione a pieno diritto degli enti locali piemontesi (compresi i Comitati) nella commissione aeroportuale di Malpensa, con pari ed eguale diritto di voto già riconosciuti agli enti locali lombardi».
Ferruccio Gallanti, presidente del comitato del Comune del Novarese, ha lamentato il limito troppo vicino stabilito da Sea – il 5 settembre – per presentare le osservazioni. Questione sollevata anche dai comuni del Cuv che hanno chiesto formalmente al gestore aeroportuale di spostare la scadenza al 30 settembre.
Già in Consiglio regionale Domenico Rossi aveva denunciato la scarsa attenzione riposta sul tema da palazzo Lascaris, reo di avere respinto la sua mozione che obbligava a produrre le proprie osservazioni. Soprattutto dei suoi compaesani: «Purtroppo – aveva dichiarato Rossi – anche i consiglieri novaresi di maggioranza che ben conoscono la situazione hanno votato contro la mia mozione. La giustificazione di una scelta ingiustificabile arriva dal capogruppo della Lega, Alberto Preioni, secondo cui “la priorità va alla legge che permetterebbe di transitare sulle strade di montagna normalmente vietate”. Queste le priorità della Lega: per la destra vengono prima i cacciatori della salute dei piemontesi e del rispetto dell’ambiente».
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