Espansione di Malpensa, osservazioni entro il 5 settembre. “Insensato”
Il nuovo piano non ha la terza pista prevede una espansione a Sud verso via Gaggio e nuove edificazioni dentro al sedime, con una "Malpensa City"
Complice il Coronavirus e il clima estivo, poco si sta discutendo del Masterplan 2035, il documento che indica come crescerà Malpensa da qui al 2035.
Eppure i tempi della nuova previsione vanno avanti spediti: al 5 di settembre, tra meno di due mesi e con agosto di mezzo, si chiuderà la fase delle osservazioni. «In pieno periodo di ferie, con le amministrazioni già oberate dal lavoro per recuperare il periodo del lockdown: mi sembra una proposta insensata» attacca Jimmy Pasin, ex assessore al territorio di Somma Lombardo, il Comune su cui ricade il Terminal 2 e una parte di sedime.
In effetti è difficile pensare a un dibattito articolato di qui all’inizio di settembre: forse qualche elemento emergerà all’inizio della – stranissima – campagna elettorale per il voto a fine settembre in alcuni Comuni (tra cui Somma e Golasecca). Ma è vero che le osservazioni di un ente pubblico richiedono anche il lavoro degli uffici, che non è facile programmare a ridosso delle ferie agostane.
«Ad oggi non c’è una sola amministrazione che ha sollevato la questione dei termini: come in ogni altra occasione si presenta un progetto a ridosso di un periodo di ferie rendendo difficile presentare le osservazioni» critica Pasin.
L’architetto critica anche il merito del documento presentato da Sea per lo sviluppo di Malpensa da qui al 2035. «Per ora mi sono letto 311 pagine della relazione» premette Pasin. «Le sistemazioni restano quasi sempre all’interno del sedime attuali, senza attuali espansione se non quella a Sud (verso l’area di via Gaggio, ndr). Ma attenzione: ogni volta che l’aeroporto si espande in termini di potenzialità propone il problema dell’aumento del traffico all’esterno».
E non solo: c’è un altro punto che Pasin sottolinea, sul progetto di espansione interno al sedime a fianco del terminal 1. «Malpensa City è un’area enorme, grande come tutta la frazione Case Nuove, che sembra riempita di negozi, un gigantesco centro commerciale. Un intervento che verrebbe realizzato sull’area oggi occupata da parcheggi, che sarebbero probabilmente trasferiti all’esterno del sedime. Un intervento, poi, che è tutto diverso da quanto si fa in ogni altro aeroporto, dove le aree commerciali sono dentro al terminal: qui invece l’intervento si fa fuori, sembra un elemento di concorrenza con il territorio
Resta poi la preoccupazione per l’ampliamento a Sud verso via Gaggio, considerato «del tutto inutile, orientato alla logistica».
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