Duro colpo della Polizia di Stato allo spaccio di droga nella provincia di Varese: tre arresti e sequestrati complessivamente circa 12 chilogrammi di sostanza stupefacente in due operazioni diverse, avvenute venerdì a Vergiate e giovedì a Gallarate.

«Un lavoro  importante fatto dai ragazzi del Commissariato che hanno mostrato grande intuito, grande capacità di indagine e di cogliere i segni non verbali,  e anche grazie all’ausilio dell’unità cinofila della Guardia di Finanza di Malpensa» ha spiegato il commissario della Polizia di Gallarate Luigi Marsico.

«Questo risultato del Commissariato conferma la centralità del territorio di Gallarate e dintorni nello spaccio di stupefacenti ad alti livelli – sottolinea Silvia Passoni, nuovo comandante della squadra mobile di Varese – Nove chili in un giorno e la scoperta di un laboratorio sono risultati che consentono di riconfermare la centralità del territorio in un reato che consegne guadagni criminali notevoli».

«Si tratta di un fenomeno che non conosce sosta, e che ci è già noto, per la vicinanza con Milano e con la Svizzera – commenta il questore di Varese, Giovanni Pepè -Per noi è un risultato importantissimo, ed è stato tutto merito del personal, che ha avuto sempre una grandissima attenzione sul territorio»

UN LABORATORIO NELL’AZIENDINA CHE LAVORAVA CON LA LOGISTICA DEGLI AEROPORTI

Nella giornata di ieri la Polizia di Gallarate ha arrestato un 57enne italiano per detenzione ai fini di spaccio di due chili e mezzo di cocaina,  rinvenuti all’interno del deposito della sua azienda di Vergiate  specializzata nella manutenzione e riparazione di materiale utilizzato, prevalentemente per fini logistici, nel settore aereonautico. Con lui è stato arrestato anche un 43enne albanese residente a Monza, la cui professione risulta essere di badante, ma che era all’interno dell’azienda al momento dell’ispezione del Commissariato di Gallarate.

All’interno del capannone i poliziotti si sono imbattuti non solo nel grosso quantitativo di droga – si tratta di quasi 2,331 chilogrammi di cocaina e 365 di Marijuana – ma anche di vero e proprio laboratorio di lavorazione e imballaggio: dalla pellicola per impacchettare, a bilance e frullatori, fino persino a una pressa per ridurre il contenuto in panetti. Insieme a questa attrezzatura, all’interno di un vano frigorifero per aereo, è stata ritrovata una pistola semiautomatica, calibro 7,65, con le relative munizioni: era stata rubata nel 2015 in un’abitazione di Besozzo.

I due arrestati, portati nel carcere di Busto Arsizio, dovranno rispondere dei reati di detenzione ai fini di spaccio, detenzione illegale di armi e munizioni e ricettazione.

9 CHILI DI COCAINA IN AUTO A GALLARATE: ARRESTATO ALL’INCROCIO

Il giorno prima, a Gallarate, il commissariato aveva invece sequestrato  ben nove chili di cocaina, e arrestato il cittadino albanese che ne era in possesso: il fatto è avvenuto durante un normale controllo giovedì pomeriggio. L’uomo stava trasportando otto involucri di droga su un autocarro quando è passato a fianco della volante della polizia.

I militari in servizio hanno notato il nervosismo dell’autista, fermo al semaforo tra via Torino e via Buonarroti, e hanno deciso di seguirlo e poi fermarlo.

L’uomo, 27enne e con regolare permesso di soggiorno, ha mostrato ancora più nervosismo mentre facevano i militari facevano controlli di rito, durante i quali uno dei poliziotti ha scorto una borsa della spesa in tela con dentro dei panetti di colore scuro.

Lo stupefacente, verosimilmente destinato ad animare le serate della movida gallaratese, è stato posto sotto sequestro mentre l’autista è stato tratto in arresto.