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Supercoppa: Conegliano troppo forte, la Uyba cede in finale

Netto 3-0 a favore della corazzata Imoco nella finalissima di Vicenza. Farfalle seconde a testa alta dopo l'impresa con Novara, nonostante le assenze di Gray e Poulter

pallavolo uyba

Niente da fare per la Unet E-Work Busto Arsizio nella finale di Supercoppa Italiana di pallavolo femminile. In una domenica inconsueta, con le Farfalle capaci di vincere al mattino l’ultimo scampolo della semifinale su Novara, la squadra biancorossa si è dovuta arrendere allo strapotere della Imoco Conegliano.

A Vicenza, le venete ricominciano da dove erano state interrotte: l’Imoco stava infatti dominando la Serie A1 al momento dello stop del campionato per il Covid e in queste Final Four di Supercoppa hanno immediatamente riallacciato il filo della vittoria. Tre a zero il risultato ai danni della Uyba, con parziali che non lasciano dubbi: 25-16, 25-15 e 25-15. Un punteggio che deve però lasciare l’onore delle armi a una Busto Arsizio nuova di zecca (solo tre conferme), senza una schiacciatrice titolare (Alexia Gray) e senza neppure Poulter in regia ma capace di piegare prima Chieri e poi Novara nell’inedita semifinale in due tronconi.

La finalissima si è disputata al PalaGoldoni, scelta saggia dopo che lo splendido campo all’aperto di piazza dei Signori si è rivelato inadatto a causa dell’umidità creatasi sul terreno di gioco. Con Poulter acciaccata, Fenoglio ha ridato fiducia alla giovane Asia Bonelli al palleggio dopo la bella prova contro Novara, in diagonale con Mingardi, affidandosi poi alle stesse titolari del match con la Igor, Olivotto-Stevanovic al centro e Gennari-Escamilla in banda.

Busto ha retto il primo urto da parte dell’Imoco nel primo set, ma poi le Pantere hanno trovato il break (da 6-5 a 11-6) quando il muro ha iniziato a limitare Mingardi e Busto ha pagato caro un paio di attacchi sbagliati. Il turno in battuta di Folie ha allargato il divario e così i due tecnici hanno mescolato le carte (esordio di Bulovic in biancorosso); Gennari ha limato un pizzico di distacco fino a quando Egonu ha deciso di chiudere i conti negli ultimi scambi (25-16).

Un’onda d’urto, quella di Conegliano, proseguita nel secondo parziale che si è aperto con un 6-1 a favore delle venete. Un divario che in un paio di occasioni Busto è riuscita a ridurre con Mingardi e Olivotto, ma questa Imoco non è certo squadra che si intimorisce: accanto a Egonu, anche Sylla e Folie hanno armato il braccio (22-12). L’ostinata resistenza di Mingardi (annullati due set-ball) ha solo ritardato di un momento il 25-15.

L’ingresso di Herrera Blanco e qualche minuto di reazione nervosa hanno quindi dato alla Unet il vantaggio in avvio di terzo set, ma l’Imoco ci ha messo pochi scambi per riprendere quota: aggancio sul 6-6 e sorpasso immediato. Con la sapiente regia della ex Wolosz e sulla spinta di Folie e De Kruijf le gialloblu hanno schiacciato sull’acceleratore insieme ad Adams e Busto Arsizio non ha trovato altre armi per reagire, alzando bandiera bianca. Poco male, però, anche se perdere non è mai bello: la Uyba ha dimostrato di essere già, di nuovo, la seconda forza del volley nazionale nonostante gli stravolgimenti estivi. Da qui a dire che il ranking resterà il medesimo per tutto l’anno, ce ne passa, però intanto Busto è ancora lì, senza paura.

Imoco Volley Conegliano – Unet e-work Busto Arsizio 3-0
(25-16, 25-15, 25-15)

Conegliano: Sylla 9, Folie 10, Egonu 12, Adams 12, De Kruijf 9, Wolosz 1, De Gennaro (L), Gennari, Caravello, Butigan, Fahr, Gicquel, Natalizia ne, Omoruyi ne. All. Santarelli.
Busto Arsizio: Poulter ne, Olivotto 4, Gennari 6, Bonelli 1, Leonardi (L), Mingardi 9, Piccinini, Cucco ne, Stevanovic 2, Escamilla, Bulovic 1, Herrera Blanco 1. All. Fenoglio.
Arbitri: Puecher e Piana.

Pubblicato il 06 Settembre 2020
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