L’Etna incendia il Giro d’Italia: tappa a Caicedo, maglia rosa ad Almeida
La terza tappa con arrivo sul vulcano premia il campione dell'Ecuador e il giovanissimo portoghese. Secondo Visconti, Nibali guida i migliori mentre Thomas e Yates - i favoriti - pagano distacchi pesantissimi
Alla terza tappa, il Giro d’Italia 2020 ha già stravolto la sua classifica e la sua storia. La tappa con arrivo sulla salita dell’Etna ha incendiato la gara, facendo vittime illustri e regalando una giornata memorabile almeno a due corridori: l’ecuadoriano Jonathan Caicedo vincitore della frazione e il portoghese Joao Almeida che ha conquistato la maglia rosa in cima al vulcano, a pari merito con il primo classificato.
Bellissima la tappa siciliana, con tante storie all’interno, in una giornata resa più difficile da vento e pioggia: mentre davanti Visconti e Caicedo si affrontano a viso aperto per trovare lo scatto decisivo verso il traguardo (il campione nazionale dell’Ecuador vince il duello e se ne va, l’esperto italiano finisce secondo), in coda al gruppo un bravissimo Filippo Ganna – con la maglia rosa addosso – prova inutilmente a salvare il capitano della Ineos Grenadier, Geraint Thomas. E nel mezzo prima Vincenzo Nibali e poi Jakob Fulgsang mettono alla frusta tutti gli altri aspiranti al podio, sgranando il gruppo dei migliori nel quale – oltre a Thomas – non c’è neppure il britannico della Mitchleton-Scott, Simon Yates, l’altro grande battuto di giornata.
Nelle pieghe del gruppetto davanti c’è anche il giovanissimo portoghese Joao Almeida, 22enne della Deceuninck-Quick Step, che regge l’urto e sfrutta al meglio il piazzamento nella crono di apertura per vestire il simbolo del primato. Non sappiamo se e quanto durerà, ma in questo Giro può davvero accadere di tutto anche se oggi si è delineato un drappello di favoriti per la vittoria finale: Nibali c’è come c’è il superstite dell’Astana – Fuglsang – e l’eterno Domenico Pozzovivo (NTT). Reggono anche il polacco della Bora, Rafal Majka e poco più indietro l’olandese della Jumbo-Visma, Steven Kruijswijk, il suo connazionale Wilco Kelderman (Sunweb) e lo spagnolo Pello Bilbao della Bahrein-McLaren. Forse anche un altro Jonathan, Castroviejo, lasciato libero dalla Ineos per restare con i migliori.
Non c’è Yates, come detto, e soprattutto è saltato Thomas che era il principale favorito ma anche quello messo meglio in classifica questa mattina, visto il risultato della cronometro di apertura: il gallese della Ineos è caduto addirittura nel tratto neutralizzato tra la partenza piede a terra e il chilometro zero, è stato riportato in gruppo da Filippo Ganna e poi accompagnato da Salvatore Puccio, arrivando al traguardo con 12’19” dal vincitore. Ciao Giro, per lui mentre per Yates qualche speranza potrebbe ancora esserci, ma le possibilità sono ridottissime.
Domani – martedì 6 – si rimane in Sicilia per il quarto giorno consecutivo: la tappa andrà da Catania a Villafranca Tirrena, con arrivo possibile per i velocisti ma anche una bella salita nel mezzo, quella di Portella Mandrazzi. Gli sprinter che resteranno nel gruppone, e che non spenderanno troppe energie, potrebbero giocarsela sul rettilineo finale.
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