A Lonate Pozzolo clima avvelenato: anche un incendio accidentale ora fa paura
Le fiamme nella notte in un deposito edile, forse causate da una batteria ma in paese c'è tensione per le invettive di Antonio Casoppero ad amministratori e politici locali, veicolate da un gruppo facebook, e per le lettere anonime
Il clima di tensione che sta vivendo Lonate Pozzolo ha fatto alzare il livello di guardia tra le istituzioni e nella popolazione, soprattutto se, coi favori del buio, prende fuoco il deposito dei mezzi di un’impresa edile del paese come accaduto nella serata di ieri (lunedì).
Dalle prime indagini sembrerebbe trattarsi di un incendio accidentale che potrebbe essere partito dalla batteria di un camion con cestello telescopico ma il pensiero è andato subito a quanto accaduto in queste settimane e a tutti gli incendi (quelli sì, dolosi) che hanno illuminato le notti di Lonate Pozzolo in questi 20 anni. Gli investigatori, comunque, vogliono vederci chiaro e già oggi pomeriggio torneranno sul posto per ulteriori accertamenti.
A creare questo clima ci sono state le accuse sui social rivolte da Antonio Casoppero, figlio di Cataldo Casoppero (condannato in primo grado a 14 anni di reclusione e ritenuto vicino alla cosca Farao Marincola), ad alcuni componenti della giunta e a personaggi politici della città, poi le lettere anonime diffamatorie (e intimidatorie), ricevute dal sindaco, da alcuni assessori e anche dalla redazione di un giornali locale. Episodi che hanno contribuito a creare una tensione forte.
La strategia del figlio dell’imprenditore cirotano appare evidente in uno dei due gruppi facebook locali (Sei di Lonate Pozzolo se…) che si è trasformato nella sua vetrina ideale, complice la moglie che è diventata amministratrice del gruppo insieme ad un loro amico mentre i fondatori storici hanno preso le distanze.
Da questa piccola cassa di risonanza del paese partono accuse per tutti dal sindaco Nadia Rosa al presidente della Sap Modesto Verderio. Casoppero ne ha per tutti e dietro di lui si muove una claque particolare tra chi annuncia di candidarsi a sindaco e chi, presente nelle liste di formazioni del centrodestra alle ultime amministrative, mette like ad ogni post che accusa l’amministrazione.
La situazione plastica di Lonate Pozzolo la si è potuta vedere questa mattina, martedì, davanti alla caserma dei Carabinieri dove prima è stato convocato l’imprenditore proprietario del deposito andato a fuoco nella notte e poi è entrato un assessore dell’attuale giunta per denunciare la lettera diffamatoria, recapitata anche al suo domicilio, di cui si è già parlato.
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