Attentati in Francia e Austria: “Somma Lombardo condanna ogni forma di violenza”
I fatti atroci avvenuti in Francia e a Vienna sono approdati anche in consiglio comunale a Somma Lombardo, dove sindaco, giunta e consiglieri si sono espressi in difesa della libertà di opinione e di pensiero
Il consiglio comunale di Somma Lombardo di venerdì 6 novembre ha dimostrato vicinanza alla Francia e all’Austria per gli attentati di matrice terroristica subiti nelle scorse settimane, dall’omicidio del professore francese Samuel Paty, dai fatti di Nizza a quanto accaduto a Vienna.
A inizio della seduta c’è stato un minuto di silenzio per ricordare le vittime, poi la mozione presentata dal gruppo del Partito Democratico: «Considerato l’attacco islamista al professore Samuel Paty e il diritto alla libertà d’opinione, di espressione e di stampa, il consiglio comunale vuole impegnarsi – anche a seguito degli attacchi a Nizza e a Vienna – a limitare ogni attacco contro il libero pensiero, dimostrando vicinanza a tutto il popolo francese e austriaco», ha dichiarato Alessandra Apolloni, la capogruppo dem.
La mozione nasce da uno spirito che condanni ogni fatto di violenza, volta a reprimere ogni volontà di censura della libertà di pensiero: «Vogliamo dichiararci contrari a ogni forma di violenza e fieri figli della democrazia», ha concluso.
«La libera circolazione delle idee sia un fondamento di conoscenza e di emancipazione dell’uomo – ha affermato Katia Casale, consigliera di Somma al centro – come è altrettanto importante cogliere la libertà di pensiero. La libertà è il valore più importante per l’uomo e va difesa quando viene messa in discussione».
Anche le liste di minoranza si sono dimostrate pienamente favorevoli; «Sono a favore dello spirito della mozione: quando viene negata la libertà con tale violenza, non bisogna far altro che condannare questi atti. Noi dobbiamo far sì che la libertà di espressione sia per tutti un diritto dei nostri concittadini», ha commentato Manuela Scidurlo (Fratelli d’Italia).
GLI INTERVENTI DEI 3 GIOVANI
Tra tutti gli interventi sono spiccati quelli dei tre consiglieri under 20, denotando un grande spirito di condivisione dei valori della libertà di pensiero e di parola e di democrazia. «Il nostro gruppo non può che essere a favore, anche se ritengo che questo spirito di condanna debba essere condiviso sempre e sotto tutti i livelli», ha dichiarato Martina Barcaro (Lega).
Somma: tre under 20 in consiglio, “non è vero che i giovani non si impegnano”
«Io come studente sono rimasto shockato – ha preso la parola Ronny Francisco Zea Cedeño (Pd) – è possibile che un uomo nel 2020 venga brutalmente assassinato per aver mostrato un’immagine satirica ai suoi alunni? Non lo è, soprattutto nel paese della libertà, della fratellanza e uguaglianza. Ma noi non dobbiamo condannare l’Islam come religione, perché l’Islam non è terrorismo, bensì l’atto barbaro di privare un uomo la vita, ovvero di privargli la libertà. Per gli amici d’oltralpe la satira – insieme alla libertà in tutte le sue forme – è uno dei valori della Repubblica francese, uno dei valori universali che va difeso perché il frutto di un cammino lungo ed estenuante».
Anche Antonio Catalano (Somma civica) ha espresso il suo pensiero: «L’uccisione del professore Paty e tutti i fatti che si sono susseguiti nelle settimane successive sono assolutamente da condannare; la violenza non ha scuse né giustificazioni». Il consigliere ha poi allargato il discorso, riflettendo sui limiti della libertà di parola, «ben chiari nella nostra costituzione e che vanno rispettati, in quanto possa essere una libertà esercitata nel pieno rispetto di ogni sfaccettatura». Ha poi esortato tutti i colleghi a essere esempio e baluardo nella difesa della libertà d’espressione.
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