“Mida, la nuova campagna di sensibilizzazione del Comune di Cavaria con Premezzo
M come mascherina, I come igienizzazione delle mani, D come distanziamento, A come “assembramenti mai”. Ma la campagna non è solo slogan, offre anche indicazioni pratiche e chiare
“MIDA” è la sigla-slogan inventata dal sindaco Franco Zeni per ricordare ai cittadini di Cavaria con Premezzo l’importanza dell’utilizzo della mascherina protettiva. “M” come mascherina, “I” come “igienizzazione delle mani”, “D” come distanziamento, “A” come “assembramenti mai”: quattro regole fondamentali che dovremo seguire ancora per un po’.
L’obiettivo è non solo ricordare ai cittadini l’importanza di non abbassare la guardia contro il Covid, ma anche fornire indicazioni utili al corretto utilizzo del dispositivo. «Siamo di fronte a mesi che vedranno una riacutizzazione del numero dei contagi e sappiamo che i modi per difenderci esistono e sono chiari e semplici: utilizzo corretto e continuativo della mascherina ed igienizzazione frequente delle mani, mantenere il distanziamento, evitare gli assembramenti» dice l’assessore al Welfare Irene Scaltritti.
«Gesti facili da compiere, ma in grado di fare la differenza. Purtroppo però vedo in giro molte persone che, sì indossano la mascherina, ma non nel modo corretto. A questo mira soprattutto questa campagna di sensibilizzazione: se la mascherina viene indossata nel modo sbagliato, con il naso fuori o a modi sciarpa sotto al mento…a poco serve, sia a se stessi che agli altri. Un’altra cosa sulla quale bisogna sensibilizzare le persone è l’importanza di cambiare la mascherina monouso ogni tot di ore e di igienizzare le mascherine riutilizzabili in tessuto lavandole quotidianamente. Non facendo queste operazioni, indossando una mascherina chirurgica per più giorni di fila od una mascherina in tessuto senza lavarla opportunamente ogni giorno, non si incorre sicuramente nel rischio di prendere una multa perché comunque la mascherina risulta indossata, ma la protezione per se stessi e gli altri viene drasticamente ridotta se non annullata. Ha senso, quindi?».
«Abbiamo finalmente capito come debellare il virus: utilizzare la mascherina in modo consapevole è il nostro antidoto. Dobbiamo essere tutti responsabili individualmente, oggi più che mai. Dopo aver applaudito all’impegno ed alla professionalità dei medici, infermieri e operatori sanitari che si sono spesi nei mesi passati a tutelare la nostra salute, non vanifichiamo ogni loro sforzo mantenendo dei comportamenti scorretti. Oggi le mascherine sono facilmente reperibili, usiamole. Sopportiamo ora un piccolo fastidio per tornare a vivere in una ritrovata normalità quanto prima».
«Questa deve essere una campagna del “passaparola”, dell’autoconvincimento l’uno con l’altro su quanto sia utile adottare semplici precauzioni. Dobbiamo pretendere rispetto da chi non segue le disposizioni, non utilizzando la mascherina o indossandola scorrettamente. Ognuno di noi ha il diritto di non essere contagiato».
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