Salviamo il Ticino contro Vizzola: “Il parco è per tutti, dalle famiglie ai nudisti”
Il coordinamento di Cuggiono si scaglia contro il provvedimento di Vizzola Ticino, che ha multato i naturisti che quest'estate hanno scelto le spiagge del fiume Ticino
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Coordinamento “Salviamo il Ticino” di Cuggiono:
L’estate 2020 dopo il primo lockdown ha visto un massiccio ritorno al turismo di prossimità ed ha fatto registrare un vero e proprio boom nella frequentazione delle spiagge del Ticino, e ciò lungo tutta l’asta del fiume fino a Pavia.
L’afflusso – soprattutto in corrispondenza delle spiagge facilmente raggiungibili in automobile ed in prossimità dei ponti – è stato così massiccio da creare problemi di ordine pubblico in termini di parcheggio, sovraffollamento ed abbandono di rifiuti: di qui una richiesta di aiuto del Parco del Ticino a Comuni e forze dell’ordine per far fronte alla situazione.
In questo scenario si è inserita – come nota in controtendenza – quella del Comune di Vizzola Ticino che di
fatto ha dichiarato guerra a tutti i frequentatori delle spiagge del Ticino sul suo territorio. Le spiagge di Vizzola che si sviluppano intorno alle grandi anse di Castelnovate (quelle a nord dell’antico porto e quelle a sud della centrale di Vizzola e del Campo Pirelli ) sono tra le più belle ed estese del fiume, grazie alla limpidità delle loro acque ed ad un ambiente naturale quasi incontaminato.
Nel 2020 il Comune di Vizzola – in accordo con Enel Green Power Spa proprietaria dell’area intorno alla centrale – ha eliminato tutti i parcheggi alla Centrale di Vizzola e limitato fortemente anche quelli in località Porto, collocando recinzioni e mettendo divieti di sosta praticamente ovunque a bordo strada. Ed i numerosi frequentatori delle spiagge, non potendo che parcheggiare in divieto, sono stati ricoperti di multe o hanno dovuto percorrere un chilometro in più a piedi.
A nostro parere questa scelta è in aperto contrasto con le finalità istitutive del Parco del Ticino che è stato creato, non solo per conservare la natura, ma anche e forse soprattutto per favorire una rispettosa fruizione del fiume.
La decisione del Comune di Vizzola è probabilmente da mettere in relazione alla pratica del naturismo su alcune spiagge (le spiagge FKK dell’Isolone e della Baia Azzurra e quella LGBT di Vizzola Beach).
Va subito chiarito che – al contrario di quello che molti pensano – il naturismo non è vietato dalla legge italiana ed anzi oggi ogni regione dispone di leggi che ne regolamentano l’autorizzazione e la pratica. La giurisprudenza della Cassazione ha poi chiarito come il naturismo – se praticato in luoghi appartati non si traduca in atti osceni in luogo pubblico (cioè in atti sessuali espliciti) – non può essere considerato una condotta punibile né sul piano penale né tanto meno su quello amministrativo (vedasi Cass Pen n. 3557/2000).
Con un regolamento di polizia draconiano e in contrasto con quanto affermato dalla Cassazione, il Comune di Vizzola ha invece deciso di dare un giro di vite, punendo non solo chi compie effettivamente atti osceni in luogo pubblico – il che è doveroso – ma anche la pratica del naturismo tout court su quelle spiagge appartate dove ciò avviene da sempre – e ciò appare illegittimo.
Non sappiamo se qualcuna delle numerose persone multate abbia deciso di proporre ricorso avverso la sanzione amministrativa irrogata, ma riteniamo che se qualcuno lo avesse fatto – facendo valere le ragioni sopra esposte – il Giudice di Pace di Varese avrebbe avuto elementi per disporne la revoca.
Noi riteniamo che il Ticino con i suoi 110 km di rive tra Piemonte e Lombardia sia un luogo di svago in mezzo alla natura dove ci deve essere posto per tutti: per le famiglie con i bambini, che scelgono i luoghi più facilmente accessibili, ma anche per i naturisti che da sempre frequentano luoghi appartati dove di fatto non danno fastidio a nessuno.
A margine dell’intera vicenda è emerso poi un fatto curioso: è infatti risultato controverso se la spiaggia a sud del Campo Pirelli si trovi in Piemonte o in Lombardia. Le carte tecniche regionali e gli strumenti urbanistici dei comuni e dei parchi sono in contrasto fra loro circa la collocazione della linea di confine mentre appare certo, in base alle mappe catastali, che la spiaggia si trovi in Piemonte (le mappe catastali dei Comuni di Oleggio, Marano Ticino e di Comune di Vizzola Ticino concordano).
Il problema è stato segnalato al Parco del Ticino che ha invitato i Comuni interessati a definire la controversia. Sul piano amministrativo la questione non è di poco conto, perché se effettivamente la spiaggia si trova in Piemonte la polizia municipale di Vizzola Ticino nell’irrogare le sanzioni durante la scorsa estate avrebbe operato furi dalla propria competenza territoriale, commettendo un abuso.
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