“Samarate sia comune capofila per la salvaguardia del sistema bibliotecario Panizzi”
Il commento della lista di opposizione Progetto Democratico di Samarate a fronte della commissione cultura e bilancio del 10 novembre
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Progetto Democratico di Samarate:
Lo scorso martedì 10 novembre si è tenuta Commissione Cultura ed Eventi del comune di Samarate: purtroppo questo evento ha cadenza solo annuale, sembra che sulla cultura l’amministrazione non abbia nulla da dire e che per venire a conoscenza di fatti e decisioni siano le opposizioni a dover porre delle domande. Altrimenti, il nulla.
Abbiamo appreso dal materiale inviatoci che il Consorzio Panizzi, del quale fa parte anche la biblioteca del nostro comune, sta vivendo da mesi una fase di profonda mutazione: abbiamo infatti preso atto che il comune di Cavaria con Premezzo ha deciso di uscire dal consorzio e che, stando al parere dell’avvocato Sabbioni a cui è stato conferito l’incarico di fornire un parere in merito, Panizzi non potrà più mantenere la forma consortile in futuro.
A quanto pare si tratta di un passaggio obbligato, ma nessuno conosceva i contenuti della nuova forma di gestione del sistema bibliotecario.
Segnalando la nostra valutazione ampiamente positiva del servizio attualmente offerto da Panizzi, soprattutto per quanto riguarda la digitalizzazione del catalogo, l’interprestito e l’offerta collegata ai servizi bibliotecari, abbiamo manifestato il timore che il sistema Panizzi venga gettato alle ortiche, a fronte di un risparmio risibile per le amministrazioni consorziate (poche centinaia di euro l’anno). Abbiamo chiesto che Samarate, nella persona dell’assessora Orlando si faccia capofila nella richiesta di vigilare affinché non si perda la qualità del progetto attualmente in essere.
Una volta in possesso delle carte, mesi dopo il loro invio all’amministrazione (risalente allo scorso luglio 2020), però, non abbiamo potuto esimerci dall’andare a valutarle nella loro interezza. A tal proposito abbiamo notato che, nel contratto di servizio per il triennio 2019-2021, all’ articolo 6, tra gli obblighi degli enti consorziati, ci si assume l’impegno, nei comuni che hanno tra i 10 e i 20 mila abitanti come Samarate, a garantire un minimo di 8 stazioni multimediali ad uso degli utenti.
Ora, dei 3 originali, manca soltanto 1 anno alla scadenza del contratto, ma questo impegno, almeno a Samarate, non è stato rispettato. Ci aspettiamo che a questa inadempienza contrattuale, nell’interesse della popolazione, venga posto rimedio il prima possibile.
Tra gli altri punti all’ordine del giorno c’era quello di chiarire se e come l’amministrazione stesse pianificando il post pandemia per quanto riguarda i luoghi in cui poter organizzare eventi culturali sul suolo cittadino.
Spiace apprendere che, nonostante fosse tra i punti fermi della campagna elettorale dell’attuale
maggioranza, il trasferimento dell’Ufficio Tecnico e la conseguente disponibilità della Sala Congressi si avvii a un destino incerto, per via dei costi (il consigliere Tarantino ha indicato una cifra attorno ai 600.000 €) e per la lunga tempistica richiesta per ricavare ulteriore spazio presso Casa Mauri.
Visto che la pianificazione (o meglio la mancanza di essa) è stata il leitmotiv della serata, è da segnalare la nota particolarmente stonata di un’amministrazione che, di fronte alle richieste di maggiore concertazione da parte dei rappresentanti delle associazioni culturali del territorio, ribatte accusando le stesse associazioni di scarsa propensione alla collaborazione.
Le commissioni non sono l’unico luogo di incontro, ma sono uno strumento che l’amministrazione dovrebbe sfruttare per tastare il polso e la sensibilità degli altri portatori di interesse.
Se le commissioni vengono delegittimate e non esistono altri luoghi preposti alla discussione costruttiva e alla coordinazione, ci ritroveremo nuovamente ad avere sovrapposizioni di eventi che si accavalleranno con reciproco nocumento per gli organizzatori, come rischia di accadere per il prossimo 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Resta, infine, l’amarezza per la mancanza di attività rispetto alle richieste avanzate sia dai commissari che quelle avanzate in sede di consiglio comunale, ed è desolante constatare che, ben prima che la pandemia aggredisse così fortemente il nostro territorio, l’offerta culturale è stata da tempo relegata a tema procrastinabile e la frequenza con cui si riunisce la Commissione ne è il simbolo più evidente.
Infatti, finora, le due uniche commissioni Cultura ed Eventi (in 18 mesi di amministrazione Puricelli) sono state convocate su richiesta dell’opposizione e, dato che non vediamo come realistico uno scenario dove questa abitudine cambierà, continueremo a farlo con cadenza più serrata perché continuiamo caparbiamente a credere che il confronto e la discussione siano importanti ed essenziali, soprattutto in campo culturale.
Progetto Democratico Samarate
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