Marco Giusti (Lega) entrerà nel prossimo consiglio comunale di Somma Lombardo
Venerdì 18 dicembre il consiglio comunale di Somma Lombardo avrà un nuovo assetto: il Tar ha confermato che Marco Giusti (Lega) entrerà, mentre Ronny Francisco Zea Cedeño (Pd) dovrò lasciare il suo posto
Venerdì 18 dicembre ci sarà un piccolo cambio all’interno del consiglio comunale di Somma Lombardo: Marco Giusti si siederà tra le file dell’opposizione, in quota Lega, mentre il dem Ronny Francisco Zea Cedeño dovrà rinunciare al suo posto in maggioranza dopo appena due mesi da consigliere.
Ciò cambia gli equilibri tra le forze di maggioranza e minoranza in consiglio: il Partito Democratico, primo partito cittadino, è sceso a 4 consiglieri (Alessandra Apolloni, Manolo Casagrande, Angelo Ruggeri e Giacomo Pedrinazzi), mentre la Lega è salita a 5 (Alberto Barcaro, Martina Barcaro, Alberto Luigi Nervo, Mariangela Aguzzi Casagrande e Marco Giusti). Le altre liste di maggioranza e opposizione rimangono invariati.
Le elezioni comunali e il ricorso al Tar
Nel corso delle elezioni comunali del 20 e 21 settembre la maggioranza di Bellaria aveva ottenuto dalla Commissione elettorale un seggio in più rispetto al calcolo emerso sul sito del ministero dell’Interno, “sottraendo” il quinto seggio della Lega. A due giorni dalla vittoria di Stefano Bellaria, il diciottenne Ronny Francisco Zea Cedeño scopriva così di essere entrato in consiglio comunale, esprimendo tutta la sua gioia ed emozione per il nuovo percorso che gli si prospettava davanti. Il dem ha ricevuto 48 preferenze, mentre Giusti 30.
La Lega, però, non si è arresa e ha presentato il ricorso al Tar, che a inizio dicembre ha confermato le speranze dei consiglieri del Carroccio. «Finalmente dopo tre mesi – racconta Barcaro – siamo riusciti ad avere quanto i risultati elettorali avevano dato. Ci spiace essere dovuti arrivare al ricorso al Tar per un errore commesso, in buona fede sicuramente, da tutto il collegio elettorale: dover ricorrere al Tar per una cosa che dal giorno dopo era scontata ci è spiaciuto. Penso che magari con la buona volontà da parte di tutti gli attori chiamati in causa si poteva sicuramente risolvere il problema in una maniera molto più veloce e diversa».
Chiaramente diversa è stata la reazione del Partito Democratico sommese, insieme alle altre tre liste di maggioranza, a fronte della decisione del Tar, rammaricato di perdere un giovane «preparato e appassionato» come Zea. «Nulla da eccepire rispetto alla richiesta della Lega della revisione dell’attribuzione dei seggi: riteniamo legittimo che una lista rivendichi ciò che ritiene suo diritto, in base a una diversa interpretazione della legge elettorale e accogliamo con serenità la sentenza del Tar, sentenza che peraltro non offusca certo la decisa vittoria di Stefano Bellaria e delle liste che lo hanno riproposto come candidato Sindaco».
“Iniziamo a lavorare”
Venerdì l’insediamento di Giusti sarà «quanto era previsto dal manifesto elettorale degli eletti, non è una surroga – precisa Barcaro – quindi alla fine entrerà lui ed uscirà Calò, perché questo è il risultato delle elezioni. Rimane il fatto che ci siano state le varie surroghe per gli ingressi degli altri consiglieri al posto di chi è diventato assessore, questo è quanto. Iniziamo a lavorare».
Barcaro nella seduta di venerdì si dimetterà da vicepresidente del consiglio comunale e componente della Commissione bilancio, «un atto dovuto, perché noi il giorno dello spoglio dei voti, all’interno della sezione, avevamo già identificato quali potevano essere i ruoli: come vicepresidente e componente della commissione avevamo indicato Giusti. Il 5 ottobre in consiglio Giusti non c’era e sono stato nominato io, ma la correttezza e la trasparenza ha portato immediatamente alle mie dimissioni perché per noi il nome in mia sostituzione sarà Marco».
«Sono contento – spiega Giusti – che si sia risolta questa situazione che ha creato nervosismo da entrambe le parti. Noi ovviamente avevamo chiesto un riconteggio, poi, dato che eravamo convinti, abbiamo fatto ricorso al Tar», sottolineando che tutto ciò avviene in rispetto verso chi lo ha votato.
E ora guarda al futuro: «Ormai hanno capito tutti come è andato, adesso possiamo lasciarci questa storia alle spalle. Basta con le polemiche, lavoriamo per il bene di Somma».
“La politica non si fa dentro le mura di un palazzo”
«È legittimo che un altro partito, la Lega, faccia ricorso al Tar per fare chiarezza e per rivendicare ciò che ritiene un proprio diritto: io accetto e rispetto la decisione della Giustizia», commenta Zea. «Non posso negare – sono sincero – di aver provato un po’ di amarezza dopo tale decisione ma, poi, la prima cosa che ho pensato è stata: la politica non si fa solo dentro le mura di un palazzo. L’importante è andare avanti, sapendo di aver guadagnato dell’esperienza facendo, seppur per breve tempo, il consigliere, di aver fatto un percorso che considero formativo e di poter ancora dare il mio contributo alla cittadinanza di Somma Lombardo in altre sedi e forme».
L’ormai ex consigliere, continuerà a partecipare attivamente alla politica cittadina insieme a tutto il gruppo dei Giovani Democratici, che ha perso la propria “rappresentanza” all’interno del gruppo consiliare Pd.
Zea ha poi augurato buon lavoro al nuovo consigliere: «Al signor Giusti, che mi subentrerà, posso solamente augurare di agire per il bene della comunità, non per gli interessi propri o di partito».
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