Gallarate, Cassani dà il via alla sua campagna elettorale
Una campagna elettorale molto personale, quella del sindaco di Gallarate. Se ancora nel centrodestra serpeggiano dubbi, Cassani si muove con i social e punta al sostegno diretto dei gallaratesi
«Sappiate che nei prossimi mesi ci sarà bisogno di tutti quanti voi: tutte le persone che vorranno impegnarsi per la città dovranno darsi da fare per amministrare bene la città nei prossimi cinque anni»: con una diretta Facebook il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, ieri sera, lunedì 4 gennaio, ha aperto ufficialmente la campagna elettorale del 2021. “Convertendo” gli strumenti social paraistituzionali in comunicazione elettorale.
L’apertura alla cittadinanza
«Ci attende un 2021 ricco di sfide, che a Gallarate comporta anche la campagna elettorale. Fino ad adesso non ho voluto parlarne perché ritengo che i problemi del sindaco siano legati a quelli dell’emergenza pandemica in atto, pertanto la politica viene in un secondo momento; ma ormai sono mesi che le opposizioni stanno facendo campagna elettorale. Ne prendo atto», ha continuato il primo cittadino, «scrivetemi pure e fatevi sentire: sono già tante le persone che mi hanno contattato, sto facendo delle riunioni online con loro».
Cassani sta usando molto i suoi canali social (la pagina Facebook Andrea Cassani sindaco, ad esempio) come ormai quasi unico strumento di comunicazione istituzionale: si presuppone che ora verrà sfruttato molto durante la campagna elettorale. Durante seconda metà dell’anno, inoltre, ha organizzato delle dirette Instagram con simpatizzanti o persone con cui ha avuto a che fare in passato, come Thomas Valentino (imprenditore e patron del Basketball Gallarate) o Daniele Cassioli (campione di sci nautico e oggi coach sportivo). Non iniziative elettorali, sia chiaro, ma che in prospettiva aumentano l’audience dei canali social in ambienti diversi da quelli strettamente politici.
Di coalizione ancora non si parla in via ufficiale, anche se Cassani, nel corso della conferenza stampa di fine anno, si era augurato di poter correre con la stessa squadra del 2016. A dicembre, la sezione gallaratese di Fratelli d’Italia aveva confermato il sostegno a un candidato della Lega- senza sciogliere la riserva sul nome di Cassani – a patto del sostegno leghista a Busto a Emanuele Antonelli.
Per ora, dunque, si parte in quarta con i civici, come ha confermato in questi giorni il segretario della Lega cittadina, Giorgio Caielli, criticando il tentennamento del partito di Giorgia Meloni e aprendo la possibilità alla formazione di liste civiche.
La polemica con il Partito Democratico
«La campagna vaccinale partita a Gallarate è qualcosa su cui tanti di noi confidano: il Covid-19, questo mostro silenzioso, ha cambiato molto la nostra vita e non possiamo che augurarci che il vaccino ci aiuti a tornare alla vita prima della pandemia. Purtroppo le dosi arrivate sul territorio sono poche e sappiamo che l’Italia è un po’ indietro per quanto riguarda l’acquisto delle dosi straordinarie; ci auguriamo che il commissario straordinario Arcuri provveda affinché vengano distribuiti e che vi sia un piano nazionale per la distribuzione». Infatti, nella giornata di ieri a Gallarate, a Busto Arsizio e a Saronno è iniziata la campagna vaccinale.
Proprio sul tema vaccini non è mancata la consueta critica al Partito Democratico, che a Gallarate sosterrà l’attuale consigliera di minoranza Margherita Silvestrini nella tornata elettorale. «Il Partito Democratico di Gallarate – ha continuato Cassani – ci chiede cosa farà l’amministrazione di Gallarate riguardo alla distribuzione dei vaccini. Premesso che abbiamo già detto all’Asst e all’Ats di poter utilizzare le Scuderie Martignoni e Villa Delfina per la somministrazione – oltre all’ipotesi della struttura dei Lions al Camelot -, il problema vero sarà la distribuzione dei vaccini».
Un lieve botta e risposta tra Cassani e il Pd è già avvenuto nei primissimi giorni dell’anno, dopo che il sindaco, nella conferenza stampa di fine anno, ha accusato Silvestrini di non essere la candidata sindaca ideale in quanto «frequentatrice di campi Sinti». La candidata dem ha prontamente risposto all’attacco: «Penso che i politici perbene debbano essere là dove ci sono problemi che esigono soluzioni».
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