La nuova Alitalia punta su Linate e Fiumicino: “A Malpensa solo il cargo”
Il nuovo piano industriale diffuso in esclusiva da Report mostra un taglio di dipendenti, aerei e rotte. La compagnia punterà sul Fiumicino per i voli di lungo raggio e Linate per l'Europa. A Malpensa le merci
Fiumicino hub per i voli di lungo raggio, Linate per l’Europa e Malpensa per le merci. È così che si vuole riorganizzare Alitalia con il nuovo assetto previsto dalla neonata ITA, Italia Trasporto Aereo. La trasmissione di Rai 3 Report ha infatti pubblicato in esclusiva il nuovo piano industriale che è stato inviato al Parlamento il 21 dicembre in maniera riservata e confidenziale e che prevede una sforbiciata a dipendenti, rotte e aerei.
Il ruolo di Malpensa, Linate e Fiumicino
Nel futuro della nuova Alitalia non ci sarà Malpensa, almeno per quanto riguarda i passeggeri. Nei documenti si legge infatti che lo scalo varesino diventerà un “hub del business cargo” forte del fatto che già oggi gestisce la metà del traffico merci spostato via aerea mentre sul lato passeggeri soffre la “competizione degli aeroporti di Linate e Bergamo” e che soprattutto mostra “difficoltà a sostenere federaggio per la presenza di Linate sul breve/medio raggio”. Un piano che già da oggi è parzialmente realtà. Infatti è dal 1° ottobre che a Malpensa non ci sono voli passeggeri della ex compagnia di bandiera mentre da qualche settimana sono tornati proprio i voli cargo dagli Stati Uniti.
Ed è proprio sul city airport di Milano che la nuova Alitalia punterà per i “clienti corporate nazionali e internazionali”. A favore di Linate giocano gli “ottimi collegamenti con Milano” che miglioreranno ancora di più con la nuova “linea metro dedicata dal 2022” ma soprattutto il fatto che viene visto come un “asset strategico da maniere in ottica di potere negoziale con potenziali partner europei”. Tutto il resto del business della compagnia ruoterà invece intorno a Fiumicino, indicato come “hub al centro della strategia per disegnare un network di primo livello”.
La ristrutturazione di Alitalia
Secondo quanto ricostruito da Report per rimettere in carreggiata la compagnia viene previsto un piano industriale molto duro, a partire dai livelli occupazionali. Nella strategia si passerebbe dai circa 11.600 dipendenti attuali a 5.200 nel 2021 per salire 9.500 nel 2025, se le cose andranno per il meglio. I lavoratori rimarranno così nella vecchia Alitalia (una bad company) con il sostegno statale degli ammortizzatori sociali per poi essere assorbiti progressivamente nella nuova compagnia. In ogni caso saranno circa 2mila i lavoratori che rimarranno fuori. Dimezzati saranno anche gli aerei: 52 contro i 114 di oggi.
La nuova Alitalia dovrebbe decollare ad aprile di quest’anno e prevede di trasportare nel corso del 2021 un totale di 8,2 milioni di passeggeri, generando ricavi di 920 milioni di euro. Cifre che dovranno crescere molto. Per il 2025 si prevedono infatti 22,5 milioni di passeggeri imbarcati con ricavi pari a 3,35 miliardi.
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