Un giovedì grasso speciale per i bambini delle scuole di Besnate, tra risate e animali
I piccoli studenti della scuola elementare di Besnate assisteranno allo spettacolo "Il Carnevale degli animali", di Oplà teatro. L'evento è stato organizzato dagli assessorati alla Cultura e alla Pubblica istruzione
Come ci hanno insegnato le favole, i bambini attraversano paurosi boschi; quello di oggi è la pandemia, i sassolini per uscirne sono le risate, mentre gli attori di Oplà Teatro sono i loro aiutanti magici.
Pertanto, la sinergia tra l’assessorato alla Cultura, alla Pubblica istruzione e Oplà Teatro ha permesso di regalare mezz’ora di divertimento ai bambini delle scuole elementari di Besnate: l’appuntamento – rigorosamente online – è per giovedì 18 febbraio. I bambini, destinatari e protagonisti assoluti insieme ai loro amici preferiti (gli animali), assisteranno allo spettacolo “Il Carnevale degli animali“.
«Al mattino le classi, per ora hanno aderito in sei, si connetteranno tramite lim e assisteranno a uno spettacolo tutto per loro. L’evento verrà registrato e pubblicato nel pomeriggio sulla pagina della biblioteca di Besnate», spiega l’assessore alla Cultura e al Bilancio, Giuseppe Blumetti.
«Esistono i traumi nella vita reale che la scuola non può rimuovere, ma deve integrarli nella vita. Come? Per esempio mostrando che si può sempre fare qualcosa di generativo con quello che c’è. Testimoniando che il desiderio, una risata, la voglia di stare insieme è più forte della paura, più forte della rassegnazione», continua Blumetti, riferendosi naturalmente a Gianni Rodari e alla potenza della risata di un bambino.
Il bambino, bisogna farlo ridere. E’ più importante farlo ridere che rivelargli chissà quali misteri. Il dialogo è ridere insieme. Il riso è la cosa in più, il dono inatteso, l’al di là della protezione e della sicurezza. Ridete con lui, è vostro per la vita. Divertitevi con lui, divertitelo, arrivate alla molla del riso scatenato, senza più né senso né misura: è una conquista i cui effetti dureranno per un tempo incalcolabile. E chi non vorrebbe essere ricordato dal figlio come l’uomo con cui si sono fatte quelle risate matte, libertrici, educatrici… Volete un altro aggettivo? Catartiche. Bisogna aver riso col bambino al di là di ogni equilibrio, perché l’equilibrio sia un ritorno riposante, una sensazione rasserenante, e non una conquista
(La foto, di repertorio, risale alla rassegna Teatro nei cortili della primavera 2019)
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