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Alla ricerca di droga a Turbigo, quattro multati

Vengono dal Novarese, lo spaccio avviene soprattutto nei boschi. È stata richiesta l’emissione del foglio di via obbligatorio da parte del Questore della Provincia di Milano

Castano Primo Turbigo Castanese

Beccati nei boschi e nell’abitato di Turbigo alla ricerca di droga, sono stati multati dalla Polizia Locale.

Nelle ultime settimane, la Polizia Locale di Turbigo ha organizzato uno dei vari servizi mirati con agenti in borghese supportati dalla pattuglia operativa sul territorio fermando quattro persone sottoposte a perquisizione personale e identificazione: due residenti a Novara, uno a San Pietro di Mosezzo, uno Bellinzago Novarese, tra i quaranta e i cinquant’anni.

Sono stati sanzionati per la violazione della normativa Covid 19 ed è stata richiesta l’emissione del foglio di via obbligatorio da parte del Questore della Provincia di Milano. In questo caso una volta emesso l’atto i soggetti, per almeno due anni, non potranno più transitare a Turbigo.
Oltre ai quattro soggetti identificati e perquisiti sono in corso accertamenti nei confronti di altre tre persone. Anche in questo caso verrà avviata l’attività tesa ad allontanare per qualche anno dal territorio comunale tali individui.

«Tra le tante incombenze di cui si occupa la Polizia Locale del Comune di Turbigo, nell’ambito dei progetti di sicurezza del territorio, c’è anche il contrasto alla diffusione e allo spaccio di sostanze stupefacenti» – ha dichiarato il sindaco Christian Garavaglia. «Parlare di sicurezza significa occuparsi di prevenzione ma anche occuparsi di azioni concrete volte a individuare e reprimere le illegalità. Con la Polizia Locale siamo sempre al lavoro, credo che il Comandante Rudoni e tutti gli agenti svolgano un lavoro egregio».

La droga di solito viene smerciata nei boschi della Padregnana in territorio di Robecchetto con Induno o al lambire del confine tra Castano Primo e Nosate. La stazione ferroviaria di Turbigo diventa punto nevralgico in quanto decine di tossicodipendenti arrivano col treno, soprattutto dal Novarese, per andare poi in bicicletta a nelle boscaglie dei paesi confinanti.
Qualche anno fa era capitato che rubassero le biciclette al vicino Conad. Oggi, dopo una dozzina di denunce per furti immortalati anche dai sistemi di videosorveglianza, i tossicodipendenti arrivano già muniti di bicicletta in treno.

«Questi servizi – dichiara il Comandante Fabrizio Rudoni – si susseguono nel corso dell’anno anche perché se la stazione di Turbigo, per quanto possibile, viene presidiata i tossicodipendenti cercano altri lidi. Oltre all’attività repressiva, in collaborazione con l’ATS territoriale sono in corso una serie di progetti utili (per quanto possibile) al recupero di queste persone che in diversi casi sono consumatori abituali da oltre 20 anni! Ringrazio i miei agenti per la costanza e l’impegno che profondono ogni giorno in questo tipo di attività come per tutte le altre incombenze proprie del Comando».

Pubblicato il 31 Marzo 2021
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