I paesi e le città intorno a Malpensa ricordano le vittime del Covid
Il simbolo è la paulonia, la pianta che dà ossigeno, piantata in diversi punti a ricordo delle vittime: la prima giornata arriva in giorni in cui ancora pesante è il bilancio umano della pandemia
Ognuno di loro aveva un nome e un cognome, un ruolo nella sua piccola comunità. C’è Lionello che era il “cartadavedar” e il papà di una radio locale, c’è il signor Pietro ricordato come colonna portante del volontariato, c’è don Ezio, il prete che ricordano in tutte le parrocchie dove è passato. Con loro ci sono tanti altri nomi e volti: sono le vittime del Covid, che anche la zona di Malpensa ha pianto a distanza di un anno dallo scoppio della pandemia, nella giornata istituita nel loro ricordo.
L’epidemia del Sars-Cov-2 non è certo finita, anzi: siamo ancora dentro. E allora questa giornata di memoria e riflessione è ancora segnata dall’incertezza, il ricordo di chi non c’è più si unisce alle lacrime per chi ancora sta morendo. «Ogni volta che scendo al piano di sotto li rivedo, mentre venivano portati via dall’ambulanza» dice Lorella Macchi da Samarate, che un anno fa ha perso in poco tempo entrambi i genitori. Oggi a Samarate si è trovata al Parco Montevecchio sulla panchina dedicata alle vittime del Covid: con lei c’era Eliseo Sanfelice, che ha perso il papà.
Molti Comuni hanno scelto la giornata di oggi per inaugurare i “boschi del respiro”, realizzati con le Paulonie, le piante che regalano ossigeno e che sono dunque un omaggio alla vita che riprende: un piccolo parco è stato inaugurato a Ferno, un altro a Busto Arsizio nel quartiere Sant’Anna mentre vicino all’ospedale è stato piantato un calicanto, essenza simbolica, un’altra pianta ancora ha simboleggiato la vita che resiste nel giardino della Rsa La Provvidenza.
Alle inaugurazioni dei nuovi spazi verdi hanno partecipato anche i sindaci, fermandosi nel momento scelto per la commemorazione, alle 11 del mattino.
La commemorazione a Somma Lombardo, con il sindaco Stefano Bellaria, che è stato per una settimana tra la vita e la morteOgni giorno ricorda che la pandemia non è finita: Busto proprio in questi giorni piange concittadini con grande impegno sociale. Oggi non si può neppure dire quante sono le vittime: a Gallarate il primo cittadino – con un post facebook – ha confermato che si farà «un monumento a tutti i nostri concittadini scomparsi scolpendo per sempre il loro nome sul marmo», ma ha dovuto premettere: «quando terminerà questa maledetta pandemia».
La cerimonia a Castano Primo: il Comune a Sud di Malpensa ha perso 39 cittadini
A metà marzo del 2020 già si intuiva il dramma che stavano vivendo le Rsa, dove l’epidemia ha raggiunto il suo picco all’inizio di aprile. Tra le vittime, anche alcuni sacerdoti del Varesotto: il primo fu don Ezio Bisello, legato a Somma Lombardo e Gallarate (sarà ricordato venerdì con una messa a Golasecca; l’arcivescovo Delpini invece ha commemorato oggi tutti i sacerdoti scomparsi).
La commemorazione a GolaseccaLa community di VareseNews
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