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I soldi a Malpensa nascosti tra scarpe e libri

Le Dogane e la Finanza hanno individuato in due mesi 363mila euro: somme in entrata e in uscita dallo Stato che non sono state dichiarate dai viaggiatori (molti consapevoli di violare le regole)

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363mila euro in due mesi: sono i contanti non dichiarati scoperti dai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli e dalla Guardia di Finanza in servizio all’aeroporto di Malpensa.

Sono stati redatti complessivamente 129 verbali a carico dei passeggeri in arrivo e in partenza dallo scalo, per violazione dell’obbligo della dichiarazione valutaria prevista dall’art. 3 D.lgs 195/08.

A fronte di 363mila euro non dichiarati, le Dogane hanno riscosso a titolo di oblazione immediata 62.038 euro, mentre altri 45.440 euro sono stati sequestrati.

I viaggiatori in partenza e in arrivo sono tenuti a dichiarare le somme che superano la franchigia, ma spesso cercano di eludere i controlli, consapevoli del comportamento illegale: le somme viaggiano spesso nascoste nelle scarpe, nei libri,  all’interno di effetti personali contenuti nei bagagli da stiva.
Nonostante il drastico calo dei voli, che nel 2020 ha comportato una diminuzione dell’85% del traffico passeggeri, ADM mantiene alto il presidio sulla regolarità dei flussi valutari, sia in entrata che in uscita dal territorio dello Stato.

Pubblicato il 11 Marzo 2021
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