Aperta la procedura di licenziamento per 1500 dipendenti di Air Italy
Antonio Massafra (Uil): "Subito la cassa integrazione Covid per i dipendenti Air Italy". Prevista manifestazione a Roma il 14 aprile
«Per la vicenda di Air Italy, che è in liquidazione in bonis dall’11 febbraio 2020, chiediamo al commissario liquidatore di sospendere la cassa integrazione straordinaria ed aprire una cassa integrazione causa Covid». A parlare è Antonio Massafra, segretario provinciale della Uil, che fa il punto della situazione dell’intera vicenda, all’indomani dell’apertura della procedura di licenziamento per i 1500 dipendenti della compagnia aerea, di cui almeno mille lavorano nello scalo di Malpensa.
«In questo momento tutti i lavoratori della compagnia aerea sono in cassa integrazione straordinaria- continua il segretario della Uil – Stiamo parlando di piloti, assistenti di volo, tecnici specializzati, personale di scalo e impiegati amministrativi, personale molto qualificato. La richiesta del passaggio alla cassa integrazione per Covid non è solo dettata dalla necessità di dare più tempo a questi lavoratori, ma di dar loro la possibilità di usufruire delle politiche attive del lavoro».
Il liquidatore ha già restituito gli aerei in leasing e ceduto gli slot. Ora il sindacato ha a disposizione 45 giorni per raggiungere un accordo (oppure no) in sede aziendale e 30 giorni per fare un tentativo nella stessa direzione in sede ministeriale.
«Il progetto industriale di Air Italy era ambizioso – conclude Massafra – perché prevedeva una flotta di 50 aeromobili e diecimila dipendenti entro il 2023. L’uscita di Qatar airways, che deteneva il 48% cento della proprietà della compagnia, ne ha segnato il destino. Se continuiamo di questo passo non rimarrà nemmeno una compagnia italiana».
Il 14 aprile è prevista una manifestazione dei dipendenti a Roma.
«1500 famiglie appese ad un filo», la lettera dei dipendenti Air Italy
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