La relazione della Corte dei Conti “boccia” Aria (e Regione Lombardia)
331 pagine, presentate a porte chiuse a Palazzo Lombardia ma anticipate da La7. Sotto accusa non solo l'azienda partecipata, ma il sistema sanitario regionale, che troppo poco ricorre agli acquisti centralizzati
Acquisti fatti ancora caso per caso, in maniera “artigianale”. Mentre Aria continua a fare troppe consulenze, a usare troppo personale.
Una relazione della Corte dei Conti traccia un quadro pesante sugli acquisti di Regione Lombardia e sul funzionamento di Aria Spa, l’azienda partecipata della Regione costituita nel 2019 e finita sotto accusa soprattutto dopo la debacle sulle prenotazioni per le vaccinazioni, tra ritardi, overbooking e anziani inviati a centinaia di chilometri di distanza.
La lunga relazione – 331 pagine oltre alle conclusioni – è stata presentata (a porte chiuse) in Regione Lombardia questa mattina, venerdì 16 aprile, ma il Tg La7 ha potuto anticiparla, con uno scoop da cui emergono molti problemi e criticità, su Aria ma anche sulla gestione degli acquisti regionali.
Dalle carte emerge infatti che “Aria Spa non solo non partecipa alla programmazione degli acquisti degli enti del Ssr, con una propria programmazione”, “ma neppure dispone dei piani biennali così approvati e delle informazioni ivi contenute”. Sempre secondo la relazione “Regione Lombardia sembra non avere piena consapevolezza, non avendo adottato alcun intervento correttivo per perseguire l’obiettivo individuato, di incrementare la quota di acquisti centralizzati”. Infatti, “più della metà delle gare non viene espletata attraverso il canale Aria” e “il dato più rilevante è l’incidenza degli acquisti autonomi da parte delle Asst”.
Una delle slide mostrate da La7 giovedì sera. Il Tg ha potuto visionare la relazione presentata il giorno successivo in RegioneL’analisi dei dati acquisiti durante l’istruttoria hanno inoltre mostrato la debolezza dell’attività di programmazione degli investimenti nel settore sanitario regionale. La stessa relazione indica poi che Aria ha uno staff troppo numeroso, troppe consulenze e troppo care.
«Aria, la creatura leghista nata per fare da centrale unica di committenza e da fornitore di servizi informatici, non sa fare acquisti e non sa accendere nemmeno un computer» attacca Marco De Angeli, del Movimento 5 Stelle. «ARIA va liquidita il prima possibile».
Come detto, però, la relazione su Aria critica non solo l’azienda ma soprattutto la Regione nella sua articolazione sanitaria, che troppo poco ricorre agli acquisti centralizzati.
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