Neos rescinde il contratto con Ags, a Malpensa subentra Airport Handling
Ags ha informato gli addetti dei servizi di terra nella giornata di mercoledì. Il sindacato: "Avevamo segnalato inaffidabilità, Enac doveva vigilare"
La compagnia Neos, di base a Malpensa, ha deciso di rescindere il contratto con Ags, che forniva i servizi di handling. A rilevare le operazioni di servizi di terra è stata, in urgenza, Airport Handling, la società più grande esistente a Malpensa.
È un passaggio di una vicenda che ha creato molto clamore in aeroporto nel 2020, perché i lavoratori contestavano la scelta della compagnia di rivolgersi ad Ags, abbandonando invece Airport Handling, che è l’operatore più grande presente a Malpensa e Linate, “erede” (seppur non formalmente) della storica Sea Handling.
La comunicazione da Ags agli addetti dell’handling – che comprendono sia quelli impiegati “sotto bordo” in pista sia al terminal – è arrivata ieri, annunciando la rescissione “con effetto immediato”.
Come detto i servizi di terra sono stati assunti da Airport Handling, in via transitoria e in attesa dell’attivazione di un’altra procedura di affidamento del servizio.
La conflittualità in Ags è rimasta sempre latente: in passato era stato fortemente contestato il lavoro in cooperativa, dopo la mobilitazione del 2020 lo scorso febbraio era stato convocato un altro sciopero da parte del sindacato di base.
Cub Trasporti: “Enac doveva vigilare”
«Già nella serata i voli Neos sono stati serviti dai lavoratori Airport ed i lavoratori AGS hanno ricevuto comunicazione di sospensione in cig in deroga» dice Renzo Canavesi, della Cub Trasporti.
Per Canavesi non è certo un fulmine a ciel sereno: «Tutte le Organizzazioni sindacali hanno ripetutamente ribadito a Neos ed alle autorità aeroportuali l’inadeguatezza di AGS sia in termini di attrezzature che di numero del personale per gestire i voli su Malpensa».
Il sindacato di base contesta poi i danni subìti dai i lavoratori passati lo scorso novembre da Airport Handling ad Ags: «Hanno avuto decurtazioni salariali, danni per i turni anomali, perso soldi per il mancato pagamento del Fondo volo, giornate perse per la mancata assunzione di AGS ed ora per il recesso con esito immediato, ore di lavoro perse per inattività di AGS».
Canavesi contesta le scelte della compagnia ma anche le rassicurazioni che erano arrivate da parte di Enac, l’ente dell’aviazione civile che garantisce il rispetto delle regole e della sicurezza negli scali: «Enac che doveva vigilare su tutto ciò, oggi deve rispondere alle numerose richieste da noi fatte».
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