OrticaMemoria, il quartiere che si racconta con i murales
Nel quartiere periferico dell'Ortica i muri raccontano la storia d'Italia e quella locale: dal partigiano al cantautore, dagli orti alla cooperativa, fino al rap di oggi. Sabato e domenica le visite del Fai
Lo sguardo di Enzo Jannacci guarda il quartiere con affetto complice. E sul murale risuona il formidabile verso di apertura della sua canzone più famosa: «Faceva il palo nella banda dell’Ortica…».
Il murale dedicato al cantautore milanese è solo uno dei grandi graffiti che oggi decorano l’Ortica: questi “quadri in strada” sono il frutto del bel progetto “Or.Me. – Ortica Memoria”, che da un lustro sta coinvolgendo abitanti, associazioni e tutto il tessuto sociale di questo lembo paesano di periferia milanese.
Chiuso su tre lati dai binari delle linee ferroviarie che puntano su Venezia e su Bologna, l’Ortica è un quartiere con una identità fortissima, a dispetto del luogo di frontiera che incarna: periferia estrema, dove la città diventa altro. Ieri diveniva campagna, oggi diventa “hinterland”, come si dice a Milano per definire quel che sta appena intorno alla città ma non è propriamente città.
Sui muri dell’Ortica ci sono – prima di tutto – i suoi figli: il partigiano-ferroviere Luigi Morandi sta al fianco del vescovo Marco Ferrari. Ma i muri raccontano anche la storia più grande del Novecento: Giorgio Ambrosoli e Tina Anselmi, Ornella Vanoni e Dario Fo, Pietro Mennea e Deborah Compagnoni. Il lungo muro di una vecchia fabbrica mette insieme un omaggio corale alle donne, con Camilla Cederna e Liliana Segre, le poetesse Alda Merini e Antonia Pozzi, la sindacalista Anna Kuliscioff.
“Essendo ogni murale dedicato ad un preciso aspetto della storia del 900 lungo il percorso che stiamo compiendo abbiamo incontrato vari compagni di viaggio che, di volta in volta, hanno supportato, con le loro conoscenze specifiche, la costruzione del tema su cui l’opera muraria è stata progettata” dicono i promotori, il collettivo artistico Orticanoodles. E in quello strano paese cosmopolita dentro la città che è l’Ortica, vuole dire che il progetto è sentito da molti: dalla storica cooperativa “rossa” (con una splendida, gigantesca parete-murale) come dal parroco, dalla squadra di calcio ai pensionati.
E siccome l’Ortica è un quartiere più vivo che mai, OrticaMemoria non è solo storia: un lungo murale a ritmo sincopato – quadri verticali, uno accanto all’altro – racconta il linguaggio delle periferie di oggi, con rap e trap, dagli Articolo 31 a Sferaebbasta.
OrticaMemoria alle Giornate Fai di primavera
Il museo a cielo aperto dell’Ortica sarà uno dei luoghi proposti dal Fondo ambiente italiano per le Giornate FAI di Primavera 2021. Per la prima volta, sabato 15 e domenica 16 maggio, sarà possibile visitare il primo quartiere-museo di Milano guidati dai volontari del FAI.
A guidare i visitatori, nella giornata di sabato 15 maggio, ci saranno gli studenti del Liceo classico Berchet di Milano.
Qui la pagina di riferimento, anche per le prenotazioni.
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