I sinti in via Lazzaretto: “Siamo qui da un anno, non ce ne andiamo”
Due famiglie "allargate", in totale poco meno di venti persone, tra cui sei bimbi e un anziano: sono gli "irriducibili" rimasti sempre nella zona di via Lazzaretto e rientrati martedì nell'area attrezzata
«Noi siamo qui da un anno». I sinti rientrati all’interno dell’area di via Lazzaretto non sono intenzionati ad andarsene: continuano a ribadire la richiesta di uno spazio dove vivere e rivendicano il fatto di non aver creato problemi nell’ultimo anno in cui sono stati sempre accampati proprio lì in via Lazzaretto, anche se appena fuori dall’area (ex) attrezzata.
Pino Sacconi, uno dei capi famiglia, lo racconta quasi stupito dallo stupore: «Siamo stati un anno qui sulla strada, abbiamo il generatore, mia figlia ha seguito le lezioni sul tablet per tutto questo periodo».
Il generatore è ancora lì sulla via Lazzaretto, una stradina sterrata sbarrata ormai da anni (un tempo collegava Cedrate con Cavaria): nei mesi scorsi vivevano in camper e roulotte sulla strada, ma formalmente erano fuori dall’area attrezzata comunale. «Per sei mesi non abbiamo visto nessuno neanche della polizia locale», sostengono.
Martedì scorso il gruppo si è spostato, sono entrati nell’ex area attrezzata, che due anni e mezzo fa era stata resa inaccessibile. Tre anni fa – alcuni mesi prima dello sgombero autunnale – il Comune ha riportato l’area, dal punto di vista urbanistico, a terreno agricolo, almeno formalmente. In realtà sotto uno strato di terra sono rimasti pozzetti dell’acqua e delle fogne (era area attrezzata, appunto). È questa dotazione che ha spinto i sinti a tornare: «Siamo entrati qui per l’acqua e per la fogna: abbiamo pulito l’area, tagliato l’erba, riaperto i tombini».
Ma quanti sono i Sinti che martedì scorso sono rientrati all’interno dell’area? Fanno i conti dei nuclei familiari oggi presenti: «Diciannove persone», di cui sei sono minori. «I bambini sono qui con noi, non c’è nessun mistero come ha scritto qualcuno». C’è anche Vitaliano, il “patriarca” del gruppo.
Quelli tornati in via Lazzaretto sono gli irriducibili dei cento sinti gallaratesi che hanno abitato qui dal 2008, quando il Comune (amministrazione Mucci) concesse l’area attrezzata, ufficialmente per soli due anni, poi confermata man mano, revocata appunto nel 2018. Dopo lo sgombero del 2018 altre famiglie si sono spostate in altre località, altri sono nelle case popolari.
E adesso? Le famiglie che sono tornate non sono intenzionate a rispettare l’ultimatum del Comune, che con ordinanza ha chiesto lunedì di liberare l’area entro 48 ore. «Se ci danno un posto noi ce ne andiamo, se c’è un’area attrezzata. Ma adesso noi non ce ne andiamo».
Sono seguiti anche da un legale, si vedrà che spazi hanno per resistere alla richiesta del Comun.
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