“Sull’ospedale unico non ci convincono i tempi degli annunci”
Mergherita Silvestrini non è convinta dalla fretta con cui si è riaperta l'ipotesi del nuovo polo unico tra Gallarate e Busto. "Come se non ci fosse il Covid e come se non ci fosse una riforma sanitaria in corso"
«Abbiamo sentito le ultime dichiarazioni del sindaco Cassani su ospedale unico e coglie di sorpresa il fatto che lo si faccia ora come se non ci fosse stato il Covid e come se non ci fosse una riforma sanitaria in corso in Regione Lombardia, i cui esiti conclusivi si vedranno non prima del prossimo mese di novembre. Tornare a parlare di Ospedale unico senza tenere conto di queste criticità ci porta a pensare a quanto sia inopportuno discutere del tema in questo momento».
Lo dice Margherita Silvestrini, candidata sindaco della coalizione di centrosinistra alle amministrative 2021 di Gallarate.
«Fare in fretta e furia un accordo di programma le cui scelte incideranno sul futuro della nostra Città nei prossimi decenni anni porta sicuramente a due svantaggi: il primo è quello di non far bene un ospedale unico qualora si decidesse di farlo e – il secondo – è quello di mettere in forte discussione il futuro attuale dei nostri nosocomi» continua Silvestrini.
«Questa fretta di procedere con un progetto ormai superato dalle vicende Covid e dalla riforma sanitaria regionale non ci trova per nulla d’accordo. Non cerchiamo scuse nascondendoci dietro il fatto che i Medici fuggano dal nostro ospedale: questa difficoltà operativa – in cui il personale sanitario e medico si trova ad operare – è reale, ma legata ad evidenti volontà politiche e amministrative che in questi anni hanno portato alla dismissione dei nostri reparti ospedalieri».
«I medici fuggono non perché non ci sia prospettiva di un eventuale ospedale unico ma perché in quelli attuali si opera in una situazione difficile» dice Silvestrini. Noi confidiamo in un intervento urgente oggi per rilanciare il nostro ospedale e per garantire condizioni in cui sia possibile lavorare riducendo i rischi operativi e garantendo una risposta sanitaria adeguata al bisogno. L’accordo di programma sembra più una boutade elettorale da parte di chi avrebbe dovuto farlo negli anni in cui ha governato e che ora a scadenza vuol porre rimedio ad un silenzio assordante durato 5 anni in cui è successo di tutto: reparti chiusi, depotenziati, servizi essenziali ridotti e poi, l’emergenza sanitaria».
«Solo la professionalità del personale sanitario in forza e la loro dedizione continua a garantire un servizio alla comunità cittadina. l’Ospedale unico è quindi tema troppo importante per il futuro della Città e va discusso insieme ai cittadini e ad un’amministrazione legittimata dal voto.
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