Le organizzazioni non governative (ONG) sono associazioni senza fini di lucro che hanno lo scopo di promuovere la cooperazione internazionale, operando nelle zone più povere e colpite da problemi, come la povertà e la malnutrizione. Le ONG perseguono fini umanitari, religiosi e sociali e sono delle realtà importanti nei territori dove c’è più bisogno di aiuto. Se si vuole dare una mano concreta a tali organizzazioni, è possibile fare del volontariato o candidarsi per una posizione lavorativa, semplicemente ricercando sul web parole chiave come “ONG lavora con noi” oppure “immigrazione lavora con noi” per scoprire tutte le posizioni aperte.

Lavorare nelle ONG

In genere, le organizzazioni che operano nel settore umanitario necessitano di operatori qualificati, che possano mettere a disposizione dell’ONG le loro competenze e professionalità. Le figure più richieste sono gli ingegneri idraulici, gli avvocati, i ragionieri, i geometri, ed ovviamente il personale sanitario come i medici, gli infermieri e gli psicologi. Tuttavia, occorrono anche tecnici, come esperti di informatica, falegnami, meccanici e muratori. In ogni caso, serve una conoscenza ottimale della lingua inglese, e preferibilmente anche la conoscenza della lingua nel paese dove si andrà ad operare. Inoltre, l’esperienza costituisce un requisito preferenziale. Dopo aver presentato la propria candidatura dell’organizzazione non governativa scelta, come ad esempio Medici Senza Frontiere nell’apposita sezione MSF lavora con noi, corredata da curriculum, è possibile essere contattati per un colloquio che verte anche sulla storia e sulla mission dell’ONG scelta, perché i recruiter devono comprendere se i valori del candidato sono in linea con quelli ricercati.

Gli incarichi nelle ONG

È fondamentale dividere le ONG in due tipi, quelle con idoneità del Ministero Affari Esteri (MAE) e quelle senza, ovvero gli enti religiosi e le fondazioni. Nel primo caso, nei progetti di cooperazione finanziati dal MAE, è possibile ottenere un incarico differente a seconda dell’esperienza maturata nel proprio ambito.  Ad esempio, se si ha poca esperienza, è possibile essere assunto con un contratto di almeno due anni, con un trattamento economico commisurato al costo della vita nel Paese dove si lavora. In questo modo, si acquisisce la qualifica di volontario internazionale. Invece, con esperienza consolidata, si diventa volontario senior. Anche in questo caso, il contratto ha una durata non inferiore ai due anni, ed uno stipendio calcolato in base al costo della vita nel Paese di destinazione. Il personale tecnico/gestionale, invece, assume la qualifica di cooperante internazionale, e può essere assunto sia per missioni brevi, fino a 4 mesi, che per missioni lunghe, cioè fino a 2 anni. In questo caso, la retribuzione è calcolata in base alle competenze del soggetto e all’esperienza maturata. L’esperto, invece, è colui che svolge attività di ricerca, ed è nominato con decreto della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri.

In quale ONG lavorare?

Prima di presentare la propria candidatura presso una ONG, è fondamentale accertarsi che si tratti di un’organizzazione affidabile, informandosi sulle attività svolte durante gli anni, leggendo anche le esperienze dei volontari. Ad esempio, si può diventare un volontario Medici Senza Frontiere, lavorando per una delle organizzazioni più importanti in tutto il mondo. Per presentare la propria candidatura, è sufficiente ricercare “medici senza frontiere volontariato” oppure “medici senza frontiere stage”.