Via libera ai nuovi capannoni a Somma. “Il Sempione diventerà un imbuto”
La variante al Pgt di Somma Lombardo, "il piano di via Albania" sulla nuova Lidl, è stata votata in consiglio comunale. Molte le perplessità delle liste d'opposizione, dalla viabilità alla rotatoria
Dopo il passaggio in commissione Territorio dello scorso 17 giugno, il piano di via Albania (ovvero la variante al Pgt di Somma Lombardo) ha avuto il passaggio in consiglio comunale ieri sera, mercoledì 30 giugno.
A illustrare il quadro della nuova Lidl al consesso l’assessore all’Urbanistica, Francesco Calò: il progetto è costituito da tre lotti, di cui una nuova costruzione no food di 1000 metri quadrati insieme al magazzino (di 200 metri quadri), il trasferimento della Lidl (1340 metri quadrati, insieme al magazzino di 747) e una ricostruzione di un immobile, che conterrà due medie strutture no food (una di 800 metri quadrati di vendita e 95 di magazzino, l’altra di 225 metri quadrati di vendita e 45 di magazzino).
Il progettoLa caratteristica è la riduzione del volume: «La riduzione del volume insediabile rispetto agli attuali indici di piano è pari a -36.906,78 metri cubi; mentre la superficie lorda di pavimento sarà pari a -11.532 metri quadrati». Pertanto la superficie prevista è di 4.975,29 metri quadrati: di questi, 1.680,06 sono di ristrutturazione e 3.295,23 di nuova costruzione.
Il Parco del Ticino – ha continuato l’assessore – ha chiesto la tutela di un passaggio oltre che schermare una parte dietro di uno degli edifici con «l’installazione di più alberi»: «Il Parco ha chiesto agli attuatori del progetto di far un’alternanza tra area secca e area umida nel bosco per preservare l’ecosistema di determinate specie animali».
Le compensazioni
L’altro tema portato è la compensazione: il Comune dà la possibilità di compensare la costruzione con opere aggiuntive di interesse al pubblico e fuori dal piano. «Le opere saranno definite con un accordo apposito», ha precisato Calò, nella nuova convenzione;«Abbiamo fatto delle proposte al proponente in maniera chiara e trasparente, ce ne sono due, ma potremmo arrivare a un altro accordo. Questo è il lavoro da qui in avanti», ha poi continuato.
Queste compensazioni comporterebbero una serie di comodità alla macchina comunale, come l’agilità e la velocizzazione dei tempi di realizzazione delle opere; Calò ha precisato come questa sia una scelta politica: «Per le due opere siamo in fase interlocutoria e ci piacciono, ma potrebbero essercene altre; la scelta verrà fatta tra adozione e approvazione».
Le perplessità della minoranza: “Una sinistra cui piacciono i supermercati”
Dai banchi della minoranza, Manuela Scidurlo (Fratelli d’Italia) ha chiesto delucidazioni riguardo l’impatto sul traffico. «Sul traffico è stata fatta la valutazione d’impatto: né Anas, il parco o la Provincia hanno ritenuto che quanto proposto fosse degno di ulteriori prescrizioni», ha risposto l’assessore.
Sempre sul tema viabilistico, Martina Barcaro (Lega) ha chiesto se sia pensato a un percorso lineare anziché una rotatoria «di diametro minore e a 150 metri da quella del Gigante»; Calò ha motivato la scelta affermando che si tratta di un insieme di fattori: «La rotonda potrebbe essere un primo tassello utile per progettazioni future: per come è pensata servirà per avere un elemento forte di ulteriori programmazioni future. Se la decliniamo solo per un problema di traffico o di sicurezza forse sbagliamo». Successivamente, alla richiesta su via Garzonio le è stato risposto che non era l’oggetto della questione.
Secco l’intervento di Alberto Barcaro: «Non è un meno, è un più rispetto a quanto ci dice l’assessore, se ne fa un’altra di 2085 metri quadri. Il dato di fatto è che Md è 1062 metri quadri, si ristruttura la fondere (1200 metri quadri), fanno nuove costruzioni per 1475 metri quadri e se ne fa un’altra di 2085. Che venga passato il messaggio che lì si poteva fare 100 e oggi si fa 40, ma è scelta politica di amministrazione fare quello che oggi si propone di fare lì». Il consigliere leghista ha poi proposto di inserire nella nuova convenzione di poter dare il cibo non venduto e in scadenza alle associazioni del territorio che si occupano delle famiglie bisognose.
Già l’autunno scorso, fuori dal consiglio comunale, l’ex assessore Jimmy Pasin aveva aspramente criticato il Pgt, tipica da «urbanistica anni Cinquanta».
“Un vantaggio per Mezzana”
Claudio Brovelli (Sinistra per Somma) ha precisato come la variante inserisca una «calmierazione rispetto all’utilizzo di quell’area, regolamentandola in toto: è un aspetto positivo», esprimendo in secondo luogo un parere positivo riguardo la scelta politica di ricevere opere compensative, «perché sappiamo che i tempi sarebbero più corti».
Soddisfatta anche Katia Casale (Somma al centro), secondo cui la variante e le opere compensative andranno a favore della città, soprattutto della frazione Mezzana. Ha poi fatto riferimento alla maggiore concorrenza dei supermercati e all’abbassamento dei prezzi, oltre che un aumento dell’occupazione. Della stessa linea anche Stefania Garbuzzi (Somma civica): dopo aver sottolineato come si intervenga in una zona «a vocazione commerciale», ha così affermato: «Noi restiamo dell’idea che la variante che votiamo comporta una notevole riduzione del volume potenzialmente edificabile. Con questa proposta ci si riserva di definire adeguate opere aggiuntive».
Per il Partito Democratico ha preso la parola Angelo Ruggeri, motivando l’utilità della rotonda per Mezzana: «Con un intervento di questo tipo mi spiegate come si fa a non prevedere una rotonda che andrà a sostituire lo spartitraffico che c’è in territorio di Casorate? È una risistemazione».
Al momento finale della votazione, sono risultati 9 voti favorevoli e 2 contrari (Nervo e Scidurlo, che ha affermato:«Forse i dubbi che abbiamo portato in termini di viabilità non sono così lontani dalla realtà. Siamo pronti a discutere nei tavoli e nelle commissioni, così con le informazioni che oggi abbiamo il nostro voto è contrario»), mentre i 4 consiglieri della Lega non hanno partecipato al voto.
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