Con i bidoni Rfid del secco Cassano Magnago punta al 90% della raccolta differenziata
Il bilancio del primo trimestre dell'assunzione del bidoncino rossa per il secco fa ben sperare il comune riciclone di Cassano
«La nostra aspettativa è arrivare al 90% della raccolta differenziata non è una utopia, facendo investimenti sulle persone e sui loro comportamenti. È un lavoro massivo che dobbiamo fare ancora»: a tre-quattro mesi dall’adozione dei bidonino rosa dotati di tag Rfid a Cassano Magnago il bilancio è positivo.
Il sindaco, Nicola Poliseno, insieme al ceo di Sieco Fabio Giordani e Luciano Biscotto ha tracciato un percorso virtuoso di questi primi 4 mesi dall’arrivo in tutte le case dei cassanesi dei bidoncini: nei primi tre mesi si è registrata una riduzione del rifiuto secco del 24,6% (a fronte di un incremento nei primi sei mesi 2020 dello 0.71%). Inoltre, la produzione del secco pro-capite è passata da 60,2 chili nel 2020 a 52,11 chili nel 2021.
Soddisfazione da parte del primo cittadino e di Giordani: «Il bidoncino ci ha permesso di arrivare a una tariffa puntuale che permette di pagare ciò che si espone. Dopo la consegna alle 10mila utenze e 1500 partite iva è emerso qualcosa di incredibile. Sull’indifferenziata c’è la vera sfida lanciata alle famiglie perché quando c’è l’elemento pagamento si capisce che si deve stare più attenti ai comportamenti da tenere a casa. Su un trimestre si capiscono i comportamenti: c’è una importante e stabile riduzione dell’indifferenziato, ci aspettavamo questo che la cittadinanza capisse che la partita fosse nella riduzione dell’indifferenziata».
10mila bidoncini “intelligenti” per portare Cassano al 90% di differenziata
Cambiare le abitudini
Quest’azione per Giordani è uno «stimolo all’educazione ambientale che prescinde dall’aspetto economico su breve periodo. Bisogna cambiare un atteggiamento che parte dalla spesa al supermercato in modo da cambiare le grandi distribuzioni. Il vero messaggio è: cambiamo le abitudini, riduciamo». Nonostante qualche lamentela iniziale, alla fine i cassanesi hanno accettato il cambiamento.
Sono dati da prendere con cautela e misurati su uno stretto periodo, ma quanto osservato fa ben sperare per il percorso ancora più virtuoso che il Comune di Cassano sta intraprendendo: potrebbe scalare alcune posizioni della top ten dei comuni ricicloni lombardi. «Alcuni comportamenti sono cambiati in meglio: sebbene siamo leader nella raccolta da anni e i nostri cittadini consumano meno di 75 kg pro capite di indifferenziata, l’obiettivo per noi è sfondare il tetto dell’85% con la popolazione di 22mila abitanti. Quello che ci aspettavamo è arrivato e c’è ancora un grande margine di miglioramento, la nostra aspettativa di arrivare al 90% della raccolta differenziata: non è una utopia, facendo investimenti sulle persone e sui loro comportamenti. È un lavoro massivo che dobbiamo fare ancora».
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