Dal verde a Case Nuove, il progetto delle aree delocalizzate nei consigli di Somma e Lonate
Se a Somma, pur con qualche dubbio di Fratelli d'Italia, il consiglio ha votato a favore del progetto, a Lonate Pozzolo è andata diversamente
Ieri sera, mercoledì 27 ottobre, nei consigli comunali di Lonate Pozzolo e Somma Lombardo si è discusso del progetto di rigenerazione delle aree localizzate stipulato tra Regione Lombardia e i tre comuni dell’area di Malpensa (che comprende i territori di Somma, Lonate e Ferno).
Le aree delocalizzate sono quelle aree non più compatibili con la residenza a causa del rumore degli aerei: acquisiti gli immobili e i terreni da Regione Lombardia, completati gli abbattimenti di edifici fatiscenti, oggi sono una grande area “diffusa” – tra i tre comuni – che attende una ridefinizione.
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Aree delocalizzate, a Lonate l’area verde
Ad aprire la discussione all’interno del consesso lonatese l’assessore ai Lavori pubblici, Luca Perencin, definendo il progetto un accordo che riguarda trasversalmente più settori: «Alle varie amministrazioni è stata chiesta la vocazione che si voleva dare a queste aree: Somma ha fatto una scelta relativa alla possibilità di creare poli universitari e scuole, per Ferno e Lonate Pozzolo si è scelta la vocazione al verde». Un corridoio verde, dunque, a compensazione dell’impatto sul territorio che ha avuto l’aeroporto.
«Verrà creato un fondo per i tre comuni sotto forma proporzionale – noi abbiamo la percentuale maggiore, del 53% – e una parte del fondo va ad alimentare tutti gli interventi di riqualificazione dell’area di via Gaggio che potrebbe beneficiare di soldi importanti per poter tutelare ancora di più il verde che abbiamo», ha continuato.
Aspre critiche e dissenso sono arrivate dai banchi dell’opposizione, specialmente da Ausilia Angelino: «Somma ha deciso di investire per portare a casa posti di lavoro e studio. Perché non pensare al futuro dei nostri figli? Lonate già è un dormitorio, noi ci mettiamo sopra una coperta verde. Faccio un applauso al sindaco di Somma che ha portato a casa soldi e sviluppo, noi invece abbiamo un pugno di mosche. Se fosse un verde studiato piacerebbe anche a me, qui si tratta di prati di robinie».
«Ferno ha scelto la vocazione verde perché ha poche aree – ha risposto la sindaca Rosa – noi l’abbiamo scelta perché le nostre aree sono frammentate; è stata una pianificazione unitaria tra tutti e tre i comuni, è un accordo territoriale. Il 53% dei volumi è di Lonate, non abbiamo svenduto i volumi e non cambia niente il fatto che qui non si costruisca: ci arriva una parte di oneri di urbanizzazione e di Imu».
Scetticismo anche da parte di Mauro Andreoli, secondo cui Somma in questo piano coordinato fa la parte del leone: «Stiamo comunque parlando di aree che arrivano dalla localizzazione che, nel bene o nel male, è una ferita del territorio: Malpensa ha annientato una parte del territorio, una serie di case è stata abbattuta. Quelle case non ci sono più, i privati sono stati indennizzati ma quel patrimonio presente a Lonate è stato cancellato. Gli oneri indennizzeranno questa volta il territorio, dobbiamo ragionare su come investirli per creare sviluppo e futuro, in modo che quegli oneri siano veramente a favore di uno sviluppo». Della stessa lunghezza d’onda la consigliera Claudia Fraccaro: «Non creare più sviluppo è una vostra scelta politica, abbiamo due visioni assolutamente diverse».
Michele Rusconi (Grande Nord), Mauro Andreoli, Claudia Fraccaro, Ausilia Angelino e Davide Regalia hanno votato contro, mentre i 10 voti della maggioranza sono stati a favore.
Aree delocalizzate, a Somma il recupero di Case Nuove
D’altra parte durante il consiglio comunale Somma Lombardo il recupero di Case nuove (in foto) ha suscitato i dubbi di Fratelli d’Italia. «In tutta onestà non possiamo dire di non essere soddisfatti da questa proposta», ha preso la parola Manuela Scidurlo, «le aree delocalizzate della frazione a un passo da Malpensa saranno più richieste, rispetto a quelle di Lonate e Ferno, dalle aziende che operano nel settore e dal gestore aeroportuale».
Preoccupazioni a parte, la consigliera si è augurata che l’accordo di programma «goda di maggiore flessibilità e che il nostro consiglio abbia spazi di manovra ampi, coinvolgendo anche il comitato di quartiere. I dubbi ci sono ma oggi guardiamo al futuro con positività, Fratelli d’Italia voterà favorevolmente».
Premettendo che avrebbero preferito una condivisione dell’intero percorso, la consigliera Martina Barcaro in quota Lega ha così affermato: «Oggi ci troviamo finalmente a una svolta per tutte quelle aree che sono state dimenticate nell’ultimo decennio, anche dando ragione alla visione lungimirante del vecchio sindaco Colombo. La soluzione progettuale proposta è stata concordata con tutti gli attori interessati. È importante, nell’interesse di tutti, approvare l’accordo al più presto, quindi il gruppo Lega voterà favorevolmente».
Il consiglio sommese ha votato all’unanimità a favore del progetto.
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