A Lonate Pozzolo il corso di lingua dei segni
"Un primo passo per costruire una società più inclusiva"
![linguaggio dei segni](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2019/09/linguaggio-dei-segni-759151.610x431.jpg)
Venerdì 5 novembre avrà inizio la prima delle sei lezioni del corso LIS (lingua dei segni italiana, ndr) tenuto dall’Istituto dei Sordi di Torino e promosso dall’amministrazione comunale di Lonate Pozzolo: si sono iscritte 35 persone, tra cui docenti e personale ata dell’Istituto Carminati.
La lingua dei segni
La LIS, acronimo che sta ad indicare la Lingua dei Segni Italiana, è una forma linguistica comunicativa che permette la piena inclusione di persone sorde, contribuisce ad abbattere le barriere comunicative che potrebbero sorgere di fronte a persone con questo deficit o con disfunzioni che pregiudicano la comunicazione verbale convenzionale.
La lingua LIS è una lingua che fa unicamente leva sul canale visivo, mentre la lingua orale sfrutta il canale uditivo. Imparare la LIS anche solo nei principi basilari e praticarla è un modo per aprire la mente ad una forma di comunicazione alla quale generalmente non si pensa. Il canale di partenza è quello corporeo. Nella LIS il corpo diventa contenitore di concetti da trasmettere creando una comunicazione armonica in cui corpo e pensiero camminano insieme.
Soprattutto per chi lavora in settori che hanno a che fare con le persone, avere la possibilità di relazionarsi facilmente con chi ha ipoacusia è di certo un valore aggiunto. Non si tratta solo di “conoscere un’altra lingua” ma anche di sviluppare una sensibilità maggiore verso le esigenze dell’altro.
Il progetto
L’idea è nata da un progetto proposto dalla maestra Lorena Zocchi, che nel suo percorso professionale ha già sperimentato con i suoi studenti l’apprendimento di questa lingua, e dall’assessora alle Politiche Sociali, Melissa Derisi, che ha subito abbracciato l’idea e si è attivata per concretizzare il tutto. «Questo è uno dei primi passi per costruire una società inclusiva e attenta alle esigenze del prossimo», ha commentato l’assessora.
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