“L’espansione di Malpensa non tiene conto delle osservazioni del territorio”
Secondo Legambiente Gallarate le integrazioni al Masterplan 2035 non hanno tenuto conto delle richieste di modifica rispetto al documento "stoppato" l'anno scorso
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Legambiente Gallarate in merito al Masterplan di Malpensa, il progetto di espansione dello scalo di Milano Malpensa che è stato presentato al Ministero dell’Ambiente e che si trova nella fase delle osservazioni
Le Integrazioni, come sono? Esaustive? macché! Uguali al Masterplan di un anno fa, con qualche aggiunta, forse copiata da testi di settore, forse arricchita da tabelle, ma sostanzialmente peggiori, dovendo almeno parzialmente rispondere alle osservazioni di Comuni, Comitati, Associazioni e singoli Cittadini.
Nella lettura delle Integrazioni Legambiente ha riscontrato diversi errori e li segnala al Ministero. Mette in evidenza che l’impatto ambientale sul territorio sarà enorme, oltre al consumo di suolo e ai danni alla biodiversità, Legambiente sostiene che l’inquinamento complessivo sarà alto, puntando tutto sul trasporto di merci con aerei e mezzi su gomma, di giorno e di notte, nel cielo e sulle strade. Al contrario, detto dal Masterplan, la crescita di posti di lavoro sul territorio avverrà in modo molto limitato solo dopo il 2030.
Per l’approvazione del Masterplan da parte del Ministero non è però da sottovalutare l’applicazione delle leggi che dovrebbero governare Malpensa, prima fra tutti il cosiddetto Decreto d’Alema, il DPCM 13.12.99. Le disposizioni di allora, non attuate, sono davvero poca cosa rispetto al pesante impatto che ci aspetta in termini di inquinamento acustico ed atmosferico, di danni alla salute, alla biodiversità ed al paesaggio, tuttavia l’inadempienza legale è importante per il Governo, ma occorre segnalarla. Infatti la mancata adesione a quel testo di legge, ordinativo su Malpensa, costituisce di per se’ motivo di negazione ad ulteriori sviluppi aeroportuali. Fra tante inesattezze che compaiono nei testi integrativi vi segnaliamo almeno tre esempi.
- Il numero dei voli giornalieri, 944, nelle Integrazioni viene dichiarato essere la media, fu invece riferito al busy day.
- La realizzazione della fascia forestale protettiva tra l’aeroporto e i Comuni di prima fascia viene confusa con la piantumazione di alcune siepi e banali interventi di mascheramento.
- I danni al SIC del Dosso vengono giustificati dal deperimento della farnia, tanto quanto riscontrabile in tutta la Pianura Padana. Al contrario si svolse un intero processo, con danni economici finali a carico di ENAC, soprattutto venne svolta una perizia specialistica ed imparziale voluta dal Tribunale, accompagnata da rilievi esaustivi in altre aree della Pianura.
Legambiente auspica che la voce del Territorio possa giungere a Roma ed essere ascoltata dalla Commissione Tecnica esaminatrice. Tutti possono inviare al Ministero osservazioni entro il 16 dicembre (pec a cress@pec.minambiente.it oppure fax al numero 06 5722 3040). Tutti, sia in forma singola che associata, anche su singole voci relative alla VIA: aria, acqua, rumore , suolo, vibrazioni, salute, biodiversità, paesaggio, oltre che naturalmente considerazioni generali. Il progetto è visibile in internet, alla voce: minambiente aeroporto di Milano Malpensa.
Masterplan di Milano Malpensa, confermata l’espansione del cargo
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