Ripartono i voli verso gli Stati Uniti per i vaccinati
Dal 8 novembre cadranno le restrizioni per i viaggiatori diretti verso gli Usa che hanno completato il ciclo vaccinale. Resta obbligatorio il tampone negativo tre giorni prima dell'imbarco
A partire dall’8 novembre cadranno le restrizioni ai viaggi negli Stati Uniti per i viaggiatori vaccinati provenienti dall’Italia e da tutta l’area Schengen. La Proclamation emanata il 25 ottobre dal presidente Biden disciplina nel dettaglio le procedure di accesso per i vaccinati e individua alcune limitate eccezioni all’obbligo di vaccinazione.
Potranno entrare negli Stati Uniti tutti i viaggiatori che hanno completato il ciclo di vaccinazione. Si intendono “fully vaccinated” sia i vaccinati con vaccini approvati dalla Fda (Moderna, Pfizer e Johnson and Johnson) sia quelli vaccinati con vaccini compresi nella Emergency use listing (Eul) dell’Organizzazione mondiale della sanità e tra i quali è incluso il vaccino di AstraZeneca. Sono inoltre ritenuti “fully vaccinated” anche coloro che hanno ricevuto una vaccinazione mista, a condizione che sia stata effettuata con vaccini riconosciuti da Fda o inclusi nella Eul. Per essere considerati “fully vaccinated” bisogna aver ricevuto la seconda dose di vaccino (o la prima nel caso dei vaccini che prevedono una sola inoculazione) almeno 14 giorni prima dell’arrivo negli Stati Uniti.
Per coloro che hanno recentemente contratto il Covid-19 e sono titolari di “green pass” rilasciato con la somministrazione di un’unica dose di vaccino, prima di imbarcarsi verso gli Stati Uniti dovranno presentare un documento che confermi il risultato positivo al test virale Covid-19 effettuato non più di 90 giorni prima della partenza del volo insieme a una lettera di un operatore sanitario autorizzato o di un funzionario di sanità pubblica, che attesti che l’interessato è idoneo a viaggiare. (Per maggiori informazioni si può consultare il sito del “Center for disease control and prevention” a questi due link: link, link).
Il certificato di vaccinazione (valido anche in formato digitale) dovrà essere presentato alla compagnia aerea al momento dell’imbarco. Sarà compito della compagnia verificare sia la corrispondenza tra i dati del viaggiatore e quelli riportati nel certificato di vaccinazione, sia che il certificato sia stato emesso da un ente o da un organismo ufficialmente titolato all’emissione.
Per i viaggiatori vaccinati resta l’obbligo di esibire all’imbarco l’esito negativo di un test Covid (test molecolare o antigenico) effettuato entro tre giorni prima della partenza per gli Stati Uniti. Viene inoltre raccomandato di effettuare un ulteriore test (molecolare o antigenico) tra il terzo e il quinto giorno dall’arrivo nel Paese. Per i viaggiatori che hanno contratto il virus – nel caso in cui possano dimostrare di aver contratto il Covid-19 nei 90 giorni precedenti l’ingresso nel Paese mediante esibizione dell’esito positivo di un tampone – sono esentati dal test da effettuare successivamente all’arrivo.
Con le nuove disposizioni sarà sospesa a partire dall’8 novembre la procedura che richiede il Nie (National interest exception) per ottenere il visto o viaggiare con l’Esta. Nel rispetto delle nuove disposizioni e dei requisiti richiesti in termini di vaccinazione e test Covid si ritornerà quindi alle procedure pre-Covid, con possibilità di viaggiare sia con un Esta, con un visto in corso di validità, o richiedendo un visto ai consolati Usa.
Eccezioni all’obbligo di vaccinazione
I minori di 18 anni saranno esclusi dall’obbligo di vaccinazione. I minori tra i due e i 17 anni dovranno comunque effettuare un test Covid prima della partenza per gli Stati Uniti. In particolare: se il minore non vaccinato viaggia con un adulto completamente vaccinato, allora dovrà sottoporsi al test tre giorni prima della partenza. Se il minore non vaccinato viaggia da solo o con adulti non vaccinati il test dovrà essere effettuato un giorno prima della partenza.
Saranno inoltre esentati dall’obbligo di vaccino i viaggiatori che stanno partecipando a trial clinici Covid 19, i viaggiatori che per ragioni o controindicazioni mediche non possono essere sottoposti a vaccinazione e coloro che hanno necessità di viaggiare per motivi di emergenza o umanitari (comprovati da una lettera del governo degli Stati Uniti).
Le raccomandazioni del ministro Speranza
La notizia della riapertura degli Stati Uniti si è fatta sentire anche a Malpensa, dove la compagnia Delta ha registrato una forte impennata nella prenotazione dei voli verso New York.
Nonostante la caduta delle restrizioni per i viaggi verso gli Stati Uniti, il ministro Roberto Speranza ha sottolineato l’importanza di tenere alta la guardia con l’arrivo del freddo e l’aumento del rischio di contagio. Interrogato riguardo la possibilità di acquistare un biglietto aereo in serenità, il ministro ha affermato di «Essere per le vacanze in Italia».
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Entrano in vigore le nuove tariffe "metropolitane", Saronnese e Busto più vicine a Milano
Felice su Fucile d'assalto e mitragliette nella casa dell'ex ispettore di Malpensa
lenny54 su In vendita casa Bossi, villa simbolo della "Lega di una volta"
lauralaura su Ospedali troppo caldi: la Regione comprerà i condizionatori
gcbiakmw su Lo spinello fa male
Rita Campiotti su Torna IceOut, qual è la vostra gelateria preferita?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.