A Milano Malpensa le fotografie raccontano l’aeroporto che non si vede
Alla Porta di Milano dal 16 dicembre "Aeroporto rovesciato", un’installazione digitale che racconta, da un’idea del grande maestro Corrado Levi e attraverso le fotografie di Roberto Macagnino
Un’installazione digitale innovativa perché mostra ciò che in un aeroporto non è visibile ai passeggeri. Da qui il nome: “Aeroporto Rovesciato” per indicare ciò che si trova “sotto” la normalità di un percorso che nasce al check-in e arriva fino all’imbarco del proprio volo.
La mostra, inaugurata oggi alla Porta di Milano dell’aeroporto di Milano Malpensa, consiste in una sequenza di scatti che raccontano ciò che di norma non si vede, ma è parte del sistema complesso che fa funzionare l’aeroporto: dalle sale di controllo, agli ambienti dedicati alla preparazione dei pasti, ma anche le segnaletiche orizzontali, i depositi e i mezzi in riparazione e banchi di lavoro con chiavi inglesi e maschere da saldatore.
Il maestro Levi ha scelto una sessantina di scatti di Macagnino che illustrano mestieri meno noti di cui è rimasto affascinato.
Con questa iniziativa, SEA ribadisce il proprio rapporto privilegiato con l’arte, iniziato oltre un decennio fa con la costruzione de “La Soglia Magica”, un’opera che è diventata la Porta di Milano, il luogo d’eccellenza dove ospitare eventi espositivi che salutano i passeggeri in arrivo e in partenza dal Terminal 1. Di qui sono passati grandi maestri quali Fausto Melotti, Marino Marini, Gio Ponti, Giuseppe Pellizza da Volpedo, e autori appartenenti al panorama artistico contemporaneo, quali Helidon Xhixha, Carlo Bernardini, Alessandro Busci, Daniele Sigalot e altri.
«La fotografia è un’arte che ha il dono di far vedere il mondo attraverso gli occhi di altri, il più delle volte mostrando ciò che non si sarebbe colto» dice Alessandro Fidato, Chief Operating Officer di SEA. «Con questa mostra si va oltre, proprio dove gli occhi del passeggero non sarebbero potuti arrivare. Alla scoperta di persone e luoghi che fanno parte del mondo aeroportuale uscendo dai percorsi canonici, si intrattiene per qualche minuto il passeggero che passando dalla Porta di Milano si ferma ad ammirare un’opera unica».
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