La struttura è composta da due campi scoperti, un campo coperto e un campetto da beach volley; ci sono poi gli spogliatoi, l’infermeria-segreteria, il magazzino e l’area esterna.

Chi prenderà in gestione il centro dovrà attuare una gestione in grado di  garantire una “perfetta funzionalità e la sicurezza e l’igienicità della struttura”, si legge nel bando; inoltre, dovrà custodire la proprietà comunale “impedendo manomissioni, asportazioni o danneggiamenti ai manufatti, ai materiali, agli attrezzi ed arredi di qualsiasi specie”; presentare una relazione “almeno bimestrale” delle attività svolte, occuparsi della copertura assicurativa e rispettare le norme di sicurezza.

Il Comune continuerà ad occuparsi della manutenzione “delle aree verdi esterne all’area recintata dei campetti” e della gestione delle utenze “legate al consumo di energia elettrica, gas e acqua“.

Il campo, già comparso nelle indagini dell’inchiesta Krimisa,è uno dei punti contestati al sindaco di Ferno Filippo Gesualdi, per il quale si profila la richiesta di rinvio a giudizio per voto di scambio politico-mafioso.