Rifondazione torna a Cassano contro carovita e partecipazione alla guerra in Ucraina
"Voi giocate alla guerra, noi paghiamo le bollette" è lo slogan che sintetizza il clima presente secondo Rifondazione Comunista
Dopo Gallarate, Cassano Magnago e Sesto Calende, Il 26 febbraio Rifondazione Comunista torna a Cassano per il “tour” di presidi e grazebo per campagna nazionale “contro il carovita” «considerato il grande riscontro dopo oltre un mese di raccolta firme sulle due petizioni popolari».
«Le misure adottate dal governo Draghi finora, continuano ad essere ampiamente insufficienti, considerato che l’aumento dell’inflazione trainato dai rincari di luce e gas sta colpendo milioni di famiglie e partite IVA già allo stremo a causa della crisi di salari e pensioni tra i più bassi d’Europa».
Rifondazione chiede «di approvare subito un provvedimento di blocco degli aumenti come è stato fatto in Francia e in Spagna, di calmierare i prezzi dei beni di prima necessità, di introdurre un salario minimo legale di 10 euro netti l’ora e di reintrodurre uno strumento automatico di adeguamento di salari e pensioni».
Sabato 26 febbraio, dalle ore 14:30,saremo presenti con un banchetto a Cassano Magnago in via delle Rimembranze e raccoglieremo le firme delle cittadine e dei cittadini, da inviare al governo attraverso le prefetture. La campagna proseguirà in provincia di Varese con gli appuntamenti di Saronno (già fissato per il 12 marzo) e con le date ancora da definire di Fagnano Olona e Varese.
«Nei presidi e manifestazioni dei giorni scorsi, abbiamo anche espresso insieme a tante cittadine e cittadini, organizzazioni sociali e politiche, la nostra preoccupazione per il rischio di escalation militare in est Europa e la netta contrarietà ad ogni ipotesi di partecipazione o supporto del nostro paese ad un conflitto armato tra Russia Ucraina e NATO. L’articolo 11 della nostra Costituzione non deve essere né interpretato né subordinato a calcoli di convenienza: l’Italia ripudia la guerra, punto e basta. E’ un principio forte, scritto da una generazione a cui l’orrore della guerra aveva portato via tutto ciò che di più caro potesse esserci, e che è nostro dovere tutelare per il futuro delle generazioni che verranno. Esiste un’altra Italia, quella che
afferma la neutralità come valore irrinunciabile e rifiuta di indossare l’elmetto. Rifondazione Comunista promuove e/o aderisce a tutte le manifestazioni convocate per il NO ALLA GUERRA e per una soluzione diplomatica della crisi ucraina».
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