Somma e Lonate rinnovano la convenzione sulle aree delocalizzate
Entrambi i consigli comunali hanno votato a favore della proroga fino al 2023. Con una differenza: a Somma maggioranza e minoranza si sono trovate d'accordo, a Lonate no
Somma Lombardo e Lonate Pozzolo, nel corso dei rispettivi consigli comunali di giovedì 24 febbraio, hanno votato la proroga della convenzione tra i Comuni intorno a Malpensa (tra cui anche Ferno), Aler e Regione Lombardia sulle aree delocalizzate.
Le aree delocalizzate sono quelle aree non più compatibili con la residenza a causa del rumore degli aerei: acquisiti gli immobili e i terreni da Regione Lombardia, completati gli abbattimenti di edifici fatiscenti, oggi sono una grande area “diffusa” – tra i tre comuni di Lonate, Somma e Ferno – che attende una ridefinizione. La convenzione è stata stipulata nel 2019 (con la durata triennale) ed è volta a intervenire sulle aree delocalizzate che non possono essere abitate, combattendone il degrado.
Con la proroga, si continuerà dunque fino al 2023 e fino a esaurimento delle risorse regionali assegnate alle amministrazioni.
Il consiglio a Lonate Pozzolo
A fare il punto della situazione nel consiglio di Lonate, l’assessore ai Lavori Pubblici, Luca Perencin: «La logica dei tre comuni è usare i soldi per fare manutenzioni minime necessarie negli stabili “misti” (un pezzo abitato e un pezzo no) tenendo buoni gli altri per poterli poi demolire nell’accordo di programma».
Dalle fila della minoranza è intervenuta Ausilia Angelino e proprio dopo le sue parole si è scatenata la polemica con l’assessore al Bilancio, Angelo Ferraio (l’assessore l’ha invitata a «collegare la bocca al cervello»): «Non sono mai stata d’accordo su questa delibera. Secondo me noi potevamo aiutare Sap a darle questo servizio per non mandarla in rosso; una aggravante per il rispetto della nostra municipalizzata».
Anche il resto dell’opposizione si è dimostrata scettica, a partire da Michele Rusconi (Grande Nord), che ha criticato la «gestione all’italiana» dell’intera faccenda, perché «dopo vent’anni siamo ancora a parlare di queste cose». Mauro Andreoli è intervenuto per supportare la collega Angelino, sostenendo il km0 nell’assegnazione degli appalti pubblici: «È un dato di fatto: non sappiamo quanto questa amministrazione si sia battuta per far lavorare Sap. Noi siamo dell’idea che far lavorare le aziende del territorio nel rispetto della legalità sia meglio».
Pronta la replica della sindaca, Nadia Rosa: affermando che Aler si occupa di manutenzioni edili (oltre che di verde), c’è un codice degli appalti che vieta espressamente «ciò che voi chiedete e che in linea di principio ci può anche trovare d’accordo. Ma non si può per legge».
A far chiarezza l’assessore Perencin, che ha sottolineato invece che le risorse a disposizione per la manutenzione del patrimonio delocalizzato sono di Regione Lombardia: «Ci è voluto tutto il tempo – sicuramente all’italiana – ma ci sono stati due bandi di assegnazione con la possibilità al primo gruppo di persone e poi al secondo di uscire dalle case sottoposte delocalizzazione; al 2017 si poteva accedere a dei bandi di permute. Sono stati offerti due bandi e due permute (spostarsi nel comune o poco più lontano) che comunque non tutti hanno accettato». E, infine, sull’accordo nella riunione del 2019: «I soldi li ha stanziato Regione, l’ente attuatore è della regione, quindi Aler. Se fossero stati nostri avremmo potuto scegliere Sap; decidere dei soldi degli altri diventa un po’ difficile».
Al momento del voto, la maggioranza di Uniti e liberi ha votato compatta (11 favorevoli), mentre dell’opposizione 3 sono stati contrari (Angelino, Andreoli e Davide Regalia), mentre Rusconi si è astenuto.
Dal verde a Case Nuove, il progetto delle aree delocalizzate nei consigli di Somma e Lonate
Il consiglio a Somma Lombardo
Diverso il clima nel consiglio sommese, sicuramente più disteso. A presentare il quadro della situazione il sindaco, Stefano Bellaria: «Il rinnovo della convenzione permette di mantenere gli immobile, perché, complice il periodo pandemico, è stato difficile poter intervenire. Quelle risorse possono essere utilizzati anche per la demolizione degli immobili che nel frattempo si fossero delocalizzati».
E ancora: «È accaduto che si riuscisse a realizzare alcune permute di un paio di immobili: uno in via Da Vinci (a Somma) e l’altro in via Della Chiesa a Case Nuove; questo pemretterà la demolizione di due immobili che erano parzialmente occupati e di risistemare le aree prima che venga implementato il Masterplan. Con questa proroga si può procedere con manutenzione delle aree delocalizzate».
Maggioranza e opposizione hanno votato a favore.
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