Somma Lombardo spera nel Pnrr per ricostruire la scuola Rodari
La giunta Bellaria è pronta a candidare la Rodari ai fondi del Pnrr del Ministero dell'istruzione, partecipando al bando "Costruzione nuove scuole mediante sostituzione di edifici"
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La giunta Bellaria scommette sui fondi del Pnrr erogati dal Ministero dell’istruzione (800 milioni di euro) per demolire e costruire ex novo la scuola Rodari di Somma Lombardo.
Il ministero selezionerà 195 candidature per la proposta di sostituzione edilizia di edifici scolastici: da qui la decisione della giunta di candidare la proposta di “demolizione con ricostruzione in situ della nuova scuola Rodari”, l’edificio in via Villoresi. La cifra prevista per l’intervento è di 6milioni 789mila euro.
Dopo il primo risultato delle città che hanno ottenuto i fondi (in provincia solo tre Comuni: Varese, Saronno e Samarate) e il “caso Pnrr” che ruota intorno al fatto che i Comuni del Nord sono stati penalizzati rispetto a quelli del Sud denunciato sia dalla Lega sia dal Partito Democratico, altri progetti presentati dalla città dei Tre Leoni potrebbero essere “ripescati” tra spazi per la cultura (sotto la biblioteca, nella foto di apertura), mobilità sostenibile e aree verdi.
Una scuola “più attrattiva”
Vista la «grossa opportunità di partecipare a questo bando del Pnrr», spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Edoardo Piantanida Chiesa, «abbiamo deciso di parteciparvi, perché nel caso in cui lo dovessimo vincere, vale la pena creare una scuola nuova attrattiva, funzionale e che abbia una serie di valori legati all’efficientamento energetico, che sia più confortevole e che abbia una serie di caratteristiche che in questo momento la scuola Rodari purtroppo non ha». «Tutti preferirebbero ristrutturare gli immobili, ma questo è un ‘immobile che ad oggi, anche se non è datato come altri, ha bisogno di adeguamenti al rischio sismico e all’antincendio che vanno fatti per forza», continua.
Quanto al problema di sistemazione dei bambini qualora dovessero partire i lavori, si sta pensando a una «ridistribuzione degli spazi perimetrali di tutta l’area, oppure creare dei moduli prefabbricati dove poter mettere i ragazzi finché non finiamo la scuola». Il costo per la seconda soluzione è già previsto nel progetto.
La messa in sicurezza
Piantanida ha precisato che «sono già previsti gli interventi di sistemazione della scuola Rodari»: la scorsa estate, infatti, la giunta Bellaria con una delibera aveva predisposto 450mila euro per la messa in sicurezza e per l’efficientamento energetico delle elementari, dall’adeguamento strutturale alla bonifica delle pavimentazioni contenenti amianto. «Di soldi impegnati ce ne sono tantissimi e noi li abbiamo già messi – ha concluso l’assessore – però se riuscissimo a vincere il bando, le valutazioni verrebbero fatte diversamente su costruire una scuola nuova».
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