Cardano è: “Fermare le armi in Ucraina, colpire gli oligarchi, assistere la popolazione”
La posizione della lista della sinistra cardanese
![guerra ucraina civili](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2022/03/generica-2020-1283039.610x431.jpg)
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della lista Cardano è (di Cardano al Campo) sul conflitto in Ucraina
Nel cuore dell’Europa, ancora una volta, si sta uccidendo la Pace.
L’aggressione militare della Russia nei confronti dell’Ucraina è un atto scellerato che non può trovare giustificazione alcuna.
La priorità, oggi, è far tacere le armi, far vivere e imporre la politica e il negoziato multilaterale, prima che il conflitto si estenda con esiti incerti oltre gli attuali confini. Occorre oggi attivare corridoi umanitari per i profughi, inviare aiuti alimentari e, esprimere vicinanza e solidarietà al popolo sotto bombardamento (i cittadini sono le uniche, vere vittime del conflitto), applicare pesanti sanzioni mirate a colpire le oligarchie e gli affari e non la popolazione.
Questa aggressione non avviene come un fulmine a ciel sereno ma fa parte di una strategia precisa, figlia di un crescendo di logiche populiste, sovraniste e nazionaliste e di una riproposizione di un mondo per blocchi contrapposto sotto l’egida delle potenze militari.
Non vogliamo essere tifosi di una guerra cruenta che si poteva evitare in questi trent’anni con la politica, la diplomazia e il negoziato. Respingiamo la retorica dei guerrafondai e l’opportunismo vigliacco di coloro che facevano e fanno affari con gli oligarchi russi sulle spalle dei lavoratori e di gran parte del popolo russo.
Siamo convinti dell’inutilità della guerra perché abbiamo vissuto negli ultimi 30 anni, contrastandole, le stagioni delle guerre quale strumento per “esportare democrazia” e come “contingente necessità”: dal massacro della guerra nell’ex Jugoslavia e nel Kosovo all’intervento armato in Afghanistan e in Iraq, guerre fatte per interessi e motivi di dominio i cui fallimenti sono sotto gli occhi di tutti, o almeno di tutti quelli che non volgono il loro sguardo altrove.
Siamo fedeli alla nostra Costituzione che, all’Art. 11 recita “L’Italia ripudia la guerra come mezzo per le risoluzioni delle controversie internazionali”, perché altrimenti agendo si prolunga la natura armata dello scontro, si amplia il conflitto e la sofferenza di un popolo, sino alle inimmaginabili conseguenze di un possibile utilizzo delle armi atomiche. Le scelte dei Parlamenti di mezza Europa sono benzina sul fuoco, dove a pagare il prezzo più alto saranno ancora la parte più povera della popolazione, i bambini e le persone più deboli.
Questo conflitto armato, “piace a chi ha interessi economici, che se ne sta ben distante dalle guerre….Le guerre vengono dichiarate dai ricchi e dai potenti che poi ci mandano a morire i figli dei poveri” (Gino Strada).
Anche nella odierna tragica situazione bisogna saper scegliere la strada del disarmo: è incompresibile come, in una fase così complessa della nostra società, e a prescindere dal conflitto, anno dopo anno continuino ad aumentare le spese militari. Si investano le risorse economiche europee per il progresso, la giustizia sociale e la civiltà!
Cardano al Campo, 3 marzo 2022
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