Intorno a Malpensa il P-180, l’aereo che lavora per la sicurezza
È il velivolo usato dall'Enav, l'ente della navigazione aerea, per la verifica dei radiofari e degli altri strumenti che da terra "guidano" gli aerei civili
A bassa quota si annuncia con un ronzio insistente, causato dai due motori turboelica. È il Piaggio P180 dell’Enav, l’aereo che viene utilizzato per verificare e “tarare” i radiofari e le altre apparecchiature installate a terra che “guidano” gli aerei nell’avvicinamento alle piste di un aeroporto.
Di tanto in tanto, secondo i regolari programmi di manutenzione e verifica dei radiofari, fa capolino anche nella zona di Milano Malpensa. Come è accaduto anche oggi, venerdì 18 marzo 2022: il velivolo è impegnato nel pomeriggio in un volo di verifica che si è spinto verso Varese, il Canton Ticino, il Novarese, come si nota dai tracciati radar:
In questa nuova campagna di venerdì 18 marzo il velivolo è impegnato a quote medie (alle 15 ad esempio si trovava a quota 8000 piedi, circa 2400 metri sl.m.), dunque in pochi hanno sentito il caratteristico ronzio.
L’Enav (ente nazionale assistenza al volo, acnhe se ora è una spa) ha in dotazione quattro P.180 Avanti II Flight Inspections (foto wikimedia), prodotti da Piaggio Aero Industries, l’ultimo consegnato nel 2013. Versioni diverse sono impiegate anche da Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e Polizia di Stato.
A cosa serve l’aereo P180? Ecco la spiegazione di Enav
ENAV svolge un’attività continua di controllo delle radioassistenze nazionali (Radar, VOR, DME, VDF, ILS ecc.). Tali apparati utilizzano segnali elettromagnetici che forniscono al pilota, su apposite strumentazioni di bordo, informazioni circa la posizione del proprio volo sul piano orizzontale o verticale. La continua verifica dell’accuratezza dei segnali radioelettrici permette agli operatori del trasporto aereo di volare in massima sicurezza.
L’attività è svolta tramite una flotta di aeromobili Piaggio Aero P180 Avanti II, di proprietà ENAV, che effettuano una media di 1800 ore di volo l’anno. Questi velivoli, appositamente allestiti, consentono di eseguire controlli in volo senza necessità di apparecchiature installate a terra ottenendo risultati in tempo reale e sempre in linea con le normative internazionali.
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