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Mozione sulla crisi Ucraina, il Pd di Busto Arsizio accusa la maggioranza: “Accoglienti sì ma solidali no”

I consiglieri Pedotti e Maggioni mettono in luce le divisioni all'interno della maggioranza riguardo alla condanna dell'invasione da parte della Russia

consiglio comunale busto arsizio

Ieri sera (mercoledì) si è tenuta una commissione consigliare a Busto Arsizio nella quale si è discusso il punto all’ordine del giorno riguardante, tra le altre cose, la condanna dell’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, presentato dal Partito Democratico. Dopo la presentazione del testo preparato dai consiglieri del Partito Democratico alcuni esponenti della maggioranza hanno criticato i riferimenti, nel testo, all’aggressione russa definendo quella parte troppo politica

«Come Partito Democratico abbiamo sin dall’inizio condannato tale atto di violazione del diritto internazionale e di prevaricazione nei confronti di un paese indipendente e sovrano. In vista della riunione del Consiglio Comunale del prossimo venerdì 11 marzo, tramite il nostro gruppo consiliare abbiamo proposto che il Comune di Busto Arsizio assuma una posizione ufficiale, in coerenza con il suo ruolo di rilevanza costituzionale, di soggetto attivo di democrazia che si riconosce parte integrante e propulsiva dell’Europa e manifestando la più forte solidarietà nei confronti della popolazione ucraina. Ci si aspettava che nella riunione della Commissione, a fronte di iniziative analoghe di altri gruppi di minoranza e avendo con noi dichiarato la disponibilità a presentare un ordine del giorno unitario, i gruppi della maggioranza, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e lista Antonelli, finora del tutto silenti, consentissero un pronunciamento adeguato al ruolo istituzionale del nostro Comune» – sostengono unitariamente il consigliere del Pd Paolo Pedotti e il capogruppo Maurizio Maggioni.

I consiglieri della maggioranza invece si sono limitati al ringraziamento della Giunta, effettivamente molto attiva sul fronte dell’accoglienza, ma hanno contestato le mozioni delle minoranze in più punti. «Non solo non sono fondate le accuse di strumentalizzazione della guerra per evidenziare un simbolo, per condannare “in maniera scontata” il ricorso all’uso della forza, ma tali affermazioni rappresentano da sé una strumentalizzazione politica delle mozioni che strumentali non erano e non intendono essere» – proseguono.

Secondo il Pd sono state fatte «valutazioni “simil-negazioniste” sul ruolo della Russia in questo conflitto e alcuni consiglieri della destra ne abbiano approfittato per criticare aspramente l’operato del Governo Draghi, dell’Italia intera e delle istituzioni internazionali in questa nuova emergenza». Secondo i consiglieri democratici, dunque, i colleghi dei gruppi di maggioranza avrebbero reagito «in modo che definire incomprensibile è eufemistico: si sono dimostrati indifferenti al loro ruolo istituzionale, disattenti ed impreparati».

«Ne risulta, almeno fino alla riunione del Consiglio, che la maggioranza, bloccata da divisioni interne, ha proposto una mozione, condivisa anche dalle minoranze, che si limitata a proporre l’uso della colonia dell’Aprica per l’accoglienza di bambini ucraini con le rispettive madri. Rimane un silenzio, alquanto assordante, sull’espressione della più alta forma di solidarietà nei confronti della popolazione ucraina che fugge dalla guerra provocata proprio da quella Russia che alcuni proprio non vogliono condannare. Accoglienti sì, solidali no».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 10 Marzo 2022
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