A partire dal 29 giugno 2013 Cassano Magnago ha sul proprio territorio due casette dell’acqua (in via San Pio X e in piazza 25 aprile) e come ogni anno rendiamo pubblici i dati ambientali del progetto.

Le casette sono state installate e gestite dalla società Imsa s.r.l. di Garlate, vincitrice della procedura di selezione pubblica indetta dall’Amministrazione Comunale. Dal giorno in cui sono stati installati i due erogatori d’acqua fino a oggi, i cassanesi hanno usufruito complessivamente di 5 milioni di litri d’acqua (di cui 407.867 nel 2021): con un’erogazione media giornaliera di 1.100 litri, si sono risparmiate 3milioni 333.333 bottiglie che non sono state prodotte. Mentre è pari a 266.634 M3 l’anidride carbonica non immessa nell’atmosfera.

«L’obiettivo dell’amministrazione comunale dall’origine del progetto è stato quello di dare la possibilità ai cassanesi di prelevare acqua proveniente dall’acquedotto comunale, naturale o gasata, microfiltrata e rigenerata ad un costo pari a 5 centesimi al litro, offrendo in tal modo un’opportunità di risparmio economico e al tempo stesso tutelando l’ambiente grazie alla riduzione delle bottiglie di plastica», spiega il sindaco Nicola Poliseno.

I vantaggi più evidenti nel bere l’acqua dall’acquedotto sono: «L’acqua di rete è la più controllata, è sicura e per natura non è mai esposta alla luce e agli sbalzi di temperatura; evitare l’impiego del petrolio per la produzione di un numero enorme di bottiglie di plastica e degli imballaggi; l’acqua del rubinetto è a km zero, ci arriva in casa risparmiando all’ambiente le emissioni inquinanti del trasporto delle bottiglie a bordo di Tir che percorrono centinaia di chilometri e, infine, è economica», conclude.