Frecce Tricolori nel blu: a Volandia la festa per i 60 anni della Pattuglia Acrobatica
Il museo vicino a Milano Malpensa si arricchisce di un nuovo aereo, un esemplare originale della celebre formazione acrobatica. Sabato un evento con convegno e testimonianze
Volandia, il Museo del Volo di Somma Lombardo. rende omaggio al mito delle Frecce Tricolori, con una grande giornata dedicata al mito della Pattuglia Acrobatica Nazionale, “complice” il nuovo G91 nella livrea blu-tricolore e la ricorrenza dei 60 anni della formazione.
L’appuntamento è per sabato 30 aprile, alle 10 e 15: prima di mostrare il nuovo velivolo restaurato dai volontari ci sarà un vero convegno: “Pan. Le origini, il presente e il futuro”.
La conferenza si apre con i saluti dell’avvocato Claudio Tovaglieri, presidente comitato scientifico. Introduce e modera il Gen. S.A. Giulio Mainini.
Diavoli Rossi, Lancieri Neri: prima delle Frecce Tricolori
Il colonnello pilota Assenzio Gaddoni, presidente del Circolo della P.A.N., renderà un “doveroso riconoscimento all’artefice delle Frecce Tricolori”, ricordando Mario Squarcina, che promosse l’unificazione delle precedenti pattuglie dell’Aeronautica Militare.
Fino al 1960 infatti esistevano diverse formazioni acrobatiche, formate dai migliori “manici” dei diversi stormi: Getti Tonanti, Diavoli Rossi, Lancieri Neri erano formazioni dai nomi evocativi e anche un po’ in amichevole competizione tra loro. Al maggiore Mario Squarcina – già pilota dei Diavoli Rossi – fu affidata la costituzione della nuova pattuglia unificata.
Il Fiat G91 PAN, simbolo dell’aviazione nazionale
Per i primi tre anni le Frecce Tricolore (prima con cinque e poi nove elementi) volarono su F-86 Sabre, i caccia della Guerra di Corea. Ma già a cavallo tra ’63 e ’64 si completò il “cambio macchina”, con il passaggio ai Fiat G91, di costruzione italiana.
Al convegno di Volandia il professor Massimo Ferrari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano racconterà proprio “nascita e sviluppo industriale del Fiat G91“, il cacciabombardiere italo-tedesco che da fine anni Sessanta agli anni Ottanta ha appunto rappresentato il velivolo delle Frecce Tricolori, prima del passaggio all’MB.339, anch’esso di produzione nazionale (made in Varese).
All’incontro di sabato ci saranno poi i ricordi di Angelo Boscolo, ex solista della PAN e volontario a Volandia, e del comandante Maurizio Guzzetti, anche lui ex solista. Infine un’ulteriore testimonianza verrà dal comandante Giacomo lannelli, pilota collaudatore Divisione Velivoli di Leonardo.
Per informazioni: 0331.230007 e info@volandia.it.
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