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I sindaci scoprono più voli di notte a Malpensa, brusco stop al dialogo sul Masterplan

A poche ore dal nuovo incontro in Regione, Enac ha comunicato ai sindaci del Varesotto e del Castanese che rivoluzionerà gli orari dei voli notturni

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Sono stati convocati da Enac nella prima mattina di oggi, giovedì 14 aprile, e –  a poche ore dall’incontro in Regione a Palazzo Lombardia – i sindaci della zona di Malpensa hanno scoperto una novità importante: lo scenario dei voli notturni cargo è destinato a cambiare, per l’aumento di decolli e atterraggi.
«A questo punto è emersa la nostra chiara contrarietà: non se ne parla nemmeno» dice in modo franco Dimitri Cassani, sindaco di Casorate Sempione e presidente del Cuv, il consorzio dei Comuni del Varesotto intorno a Malpensa.

La questione va spiegata: i sindaci stavano costruendo una mediazione sul Masterplan, che partiva da alcune garanzie, tra cui appunto le tutele sui decolli notturni,
Un punto fermo messo improvvisamente in discussione da Enac: «Alle 11 eravamo stati convocati per un tavolo in Enac, sia noi sindaci del Cuv sia i sindaci del Castanese. Enav dice che visti i numeri del cargo non riesce più a gestire in sicurezza i movimenti secondo lo scenario, che ricordo è un documento ufficiale sottoscritto da tutti gli attori. E a questo punto Enac ci ha proposto un’estensione degli orari per poter organizzare meglio i voli».

Oggi i decolli sono previsti fino alle 23.30 in direzione Nord e di notte fino alle 6.30 di mattina in direzione Sud, sul Castanese. «Enac ci ha proposto lo spostamento dell’inversione dall’una di notte alle 6.00 per far fronte all’aumento dei movimenti». Traduzione: la notte senza decolli sopra Casorate, Arsago, Somma, Golasecca si riduce a sole cinque ore. All’opposto diminuisce il numero di ore senza decolli sul Castanese. «Ma il danno è anche per il Castanese, perché comunque tutto questo sere ad aumentare il numero di voli» dice Cassani, che ribadisce l’unità dei sindaci di fronte ai disagi dell’aeroporto.

«La direttrice Enac ci ha detto che non abbiamo modo di imporre limitazioni». Che cioè gli accordi sullo scenario decolli rischiano di essere definitivamente superati.  L’alternativa resta avere una certezza sulle garanzie: potrebbe darle Arpa, «che ha avuto mandato di fare uno studio i limiti Lva» (le soglie di rumore, che la notte sono più restrittive).

Ad oggi però la ridiscussione dello scenario dei decolli e delle rotte resta un ostacolo insormontabile, che a questo punto rischia di fare saltare la mediazione su cui Regione, primi cittadini del Cuv e Sea stavano faticosamente convergendo (e che comunque resta contestata da ambientalisti e naturalisti).

Cargo City espansione masterplan Malpensa
L’espansione di 44 ettari prevista fuori dall’attuale sedime, l’area cintata dell’aeroporto

I sindaci (che sono di centrodestra, di centrosinistra, civici) l’hanno fatto presente anche nell’incontro al 39° piano di Palazzo Lombardia, alla presenza del presidente Attilio Fontana. «Il venire meno della certezza del rispetto dei voli notturni è un elemento centrale: ad oggi non siamo in grado di firmare» ribadisce Cassani. «Vogliamo la certezza: senza uno studio non ci sono gli estremi per sottoscrivere l’accordo. È un punto questo su cui c’è pieno accordo tra noi sindaci».

Al di fuori di questo, comunque, i primi cittadini sono tornati anche a proporre una mediazione sul consumo di suolo della brughiera: «Abbiamo proposto una riduzione dell’espansione a 20 ettari, dei 44 previsti attualmente, recuperando altre aree dentro l’attuale sedime». Una proposta che difficilmente verrà accolta. Ma a questo punto prima c’è da superare l’ostacolo dei decolli, che ad oggi impedirebbe accordi.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 14 Aprile 2022
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