Si è spento Nando Mosca, farmacista storico di Samarate
"Una grande perdita", commenta il sindaco Puricelli. Classe 1930, Mosca è sempre stato accanto alla comunità con cura e sensibilità
Classe 1930, Ferdinando Mosca si è spento questa mattina, lunedì 4 aprile, lasciando la comunità di Samarate sgomenta.
Conosciuto da tutti come Nando, era il padre di Erica Mosca la farmacista scomparsa tragicamente in Alpe Devero lo scorso anno, travolta da una valanga insieme al compagno Lorenzo Landenna, e di due maschi (Matteo, proprietario di un’azienda che fornisce i farmaci alle farmacie, e Luca, quest’ultimo costume designer che lavora nell’industria cinematografica statunitense).
Esercitava la sua professione con cura e passione, con particolare attenzione al prossimo: lo dimostrano i numerosi messaggi di cordoglio sui social dei concittadini. Aveva “raccolto l’eredità” della famiglia di farmacisti: già a metà degli anni Trenta la madre gestiva la farmacia di Verghera.
«Nando era conosciutissimo, era molto amico del mio papà, che era del 1929», racconta il sindaco Enrico Puricelli, «è una grande perdita: era il farmacista storico della città: ha sempre aiutato tutti sul lavoro e ha fatto molta beneficenza».
Nella foto con il sindaco Puricelli, sulla panchina verde realizzata in ricordo della figlia Erica
Come la figlia e il fratello, era un convinto sostenitore della vivace associazione Amici della biblioteca, che l’anno scorso ha portato avanti il progetto della panchina verde voluto dalla farmacista in sinergia con la Fondazione Montevecchio (si trova nella zona Est del parco di Villa Montevecchio).
«Siamo molto legati alla famiglia Mosca», ha ricordato Alfonso Pellizzaro (presidente di Amici della biblioteca), «con lui abbiamo perso una persona importantissima, una figura di riferimento sotto l’aspetto culturale: ha sempre sostenuto concretamente le attività culturali», ricordando l’impegno nella cura editoriale e della pubblicazione di un erbario acquistato dal Comune e conservato nella biblioteca comunale. «Noi seguiremo l’impegno civile e culturale che Nando ed Erica ci hanno lasciato in eredità».
Una persona retta, «che ha sempre dato tanto a Samarate e ha aiutato le persone che spesso non potevano permettersi le medicine», ricorda Iuri Valter De Tomasi (dei genieri di Protezione Civile): «Quando avevo tre anni mi regalò una pallina di gomma per giocare: l’ho conservata, fu uno dei primi regali che ricevetti in vita mia».
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