A Malpensa si definiscono i paletti dei decolli notturni
Sperimentazione di quindici giorni: si riduce la fascia oraria di decolli verso Sud, verso il Castanese, ma si limitano le deroghe ai decolli verso Nord
È uno dei temi storicamente più dibattuti intorno a Malpensa, ma che ora fa i conti anche con nuovi scenari: è la questione del rumore e dei “paletti” sulla gestione dei decolli.
Oggi c’è «un livello di esposizione al rumore non accettabile» ha detto Dimitri Cassani, sindaco di Casorate Sempione e presidente di turno del Cuv, il consorzio dei Comuni (varesotti) intorno allo scalo. Nell‘ultima commissione aeroportuale guidata da Enav si è affrontato lo scenario dei voli e delle prospettive di ampliamento degli orari di decollo.
Oggi i decolli sono previsti fino alle 23.30 di sera sulle piste 17 (vale a dire in direzione Nord), poi scatta l’inversione con decolli verso Sud fino alle 6.30 del mattino. Il nuovo scenario invece prevede di ampliare la giornata “diurna” con i normali decolli a Nord fino all’1 di notte, per poi invertire con decolli a Sud, non più fino alle 6.30 ma fino alle 6.
Più voli verso Nord, in linea teorica. Però attenzione: la trattativa è anche sulle deroghe ai decolli verso nord, : oggi vengono consentite di frequente, per attenuare la pressione notturna sulla zona del Castanese. Nel nuovo scenario su cui si tratta ci sarebbe l’impegno a non concedere deroghe nella fascia notturna
Alla fine il tema degli orari torna a contrapporre i Comuni a Nord (quelli del Varesotto) a quelli a Sud (il Castanese), in una difficile ripartizione dei disagi.
Lo scenario per ora è sperimentale, per quindici giorni, per capire l’impatto.
La discussione sulle rotte s’interseca con quella del Masterplan di Malpensa, il piano di sviluppo di cui si parla molto per quanto riguarda l’espansione fisica dell’aeroporto verso Sud (sulla brughiera del Gaggio) ma che comprende anche una parte di definizione dello scenario generale dei voli. E tra i punti di “trattativa” c’era appunto anche l’acquisizione di dati certificati da Arpa per monitorare l’esposizione dei cittadini ai disagi dell’aeroporto.
«Una questione che non può e non deve assolutamente passare in secondo piano» dice il sindaco di Castano Primo Giuseppe Pignatiello, che coordina il lavoro (congiunto) dei sindaci del Castanese.
«Proprio in queste ore abbiamo aggiunto un ulteriore tassello per salvaguardare e tutelare le nostre comunità e il territorio in cui viviamo. Come Comune di Castano, assieme a Vanzaghello, Nosate, Turbigo e Robecchetto con Induno, infatti, abbiamo chiesto un incontro al sindaco di Milano, Beppe Sala, per approfondire la situazione e confrontarci in maniera sempre più mirati su una tematica che interessa direttamente il presente e il futuro di quest’area».
Resta il paradosso che la discussione sul Masterplan, fino ad oggi, è andata avanti su due tavoli paralleli: da un lato quello – più sostanziale, nella ricerca di una posizione condivisa – tra Regione, Sea e Comuni del Varesotto, dall’altro quello dei sindaci del Castanese, area esposta ma considerata meno direttamente interessata. Nonostante i decolli notturni.
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