Ivan Basso: “La Eolo al Giro d’Italia con umiltà e voglia di migliorarsi”
I commenti dei dirigenti dopo l'annuncio della formazione. L'ex maglia rosa: "Dimostriamo di meritarci l'invito". Il d.s. Zanatta: "Abbiamo scelto i migliori interpreti"
Umiltà ma anche ambizione: la Eolo-Kometa in partenza per il Giro d’Italia (il primo evento a Budapest, aperto alla stampa e agli sponsor, è fissato per mercoledì 4) dovrà approcciarsi con la giusta misura alla “corsa rosa” senza però dimenticare la voglia di fare risultato. Lo dice, tra le righe, Ivan Basso che il Giro lo ha vinto due volte (2006 con la CSC e 2010 con la Liquigas) e che oggi è lo “sport manager” della squadra di matrice varesotta. (foto in alto Basso con A. Contador)
«Il messaggio è uno solo – spiega Basso – umiltà, piedi per terra, perché questa è la prima regola al Giro d’Italia. È la corsa dell’anno: abbiamo 21 giorni in cui dovremo dimostrare di esserci meritati l’invito e dovremo cercare di farci cercare e trovare dai tifosi. Non ci mettiamo dei limiti, ma vogliamo partire dal risultato dell’anno scorso e migliorarci». E migliorarsi non sarà facile, almeno per quanto concerne le singole tappe: come noto nel 2021 la Eolo ottenne la sua prima vittoria in assoluto conquistando nientemeno che lo Zoncolan, tappa regina della montagna, grazie a Lorenzo Fortunato.
Margini di miglioramento ce ne sono a livello di classifica generale: 12 mesi fa lo scalatore bolognese non era partito con quelle velleità e quando attaccò lo Zoncolan era lontano dai primi (arrivò staccatissimo nella tappa di Montalcino). Oggi la sua presenza sarà considerata in modo diverso dai “big” del gruppo che gli renderanno la vita difficile: dovrà gareggiare con costanza, restare il più possibile con i migliori e reggere per quanto possibile a cronometro. Ed è chiaro che il risultato del capitano si lega anche alle fortune (e alle capacità) dell’intera formazione che dovrà proteggere Fortunato in pianura e scortarlo per quanto possibile in salita.
Di “piedi per terra” parla anche Stefano Zanatta, il direttore sportivo chiamato a guidare la prima ammiraglia della Eolo-Kometa, uomo chiave per i successi del Basso-corridore ai tempi della Liquigas. «Siamo al nostro secondo giro e ci arriviamo con maggiore consapevolezza e con la certezza di avere una buona squadra e aver scelto i migliori interpreti. Metteremo tutta la nostra forza, il nostro entusiasmo per cercare di dare il meglio per cercare almeno di ripetere le grandi prestazioni dello scorso anno e lottare per un successo di tappa».
Infine c’è chi, giustamente, affianca le speranze sportive alla gestione manageriale della squadra. È il caso di Fran Contador, fratello di Alberto e general manager dell’intero team: «Arriviamo al Giro con la squadra giusta, pronta per questa corsa e adattata al percorso che ci aspetta. Credo inoltre che la presenza di un corridore ungherese come Erik Fetter, con la partenza a Budapest, sia qualcosa di molto importante per noi e per il nostro sponsor Kometa».
Più fughe, meno volate: ecco la Eolo-Kometa per il Giro d’Italia
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