Ancora oggi esistono fenomeni speculativi sul mercato delle mascherine, che certamente non raggiungono le proporzioni di inizio pandemia, ma possono comportare dei notevoli danni per i clienti.

Se con l’inizio della pandemia la carenza di dispositivi di protezione individuale portava alcuni rivenditori a maggiorare il prezzo anche del 300-350%, indiscriminatamente e su qualsiasi tipo di prodotto, ad oggi la speculazione è più contenuta e si applica soprattutto sulle mascherine ffp2.

Questo perché le ffp2 sono ancora richieste in alcuni contesti, come quello dei mezzi pubblici, e sono fortemente raccomandate in tutte le situazioni di possibile assembramento al chiuso o possibili contagi fra persone fragili, come ad esempio nel campo della ristorazione e in ambito medico.

É bene però sapere che non tutte le mascherine ffp2 sono a norma. Esattamente come per le altre si è creato un mercato speculativo specifico che penalizza fortemente l’utenza a fronte di una protezione scarsa rispetto a quella effettiva dell’ffp2.

Infatti l’ffp2 è il tipo di mascherina più protettivo, utile non solo per bloccare l’ingresso di agenti patogeni, ma anche per limitare la respirazione del particolato e di tutte le polveri che vengono prodotte lavorando (tipo nei laboratori, artigianali e non).

Può essere utile quindi sia per limitare la diffusione del Covid-19, sia per tutte quelle situazioni in cui l’aria è particolarmente inquinata o ricca di impurità.

Purtroppo in circolazione ci sono diverse mascherine su cui possiamo addirittura trovare stampato un marchio di certificazione falso e che non sono state sottoposte a nessun test da parte di nessun ente reale, e/o sono prodotte in materiali scadenti.

Ci sono comunque alcuni accorgimenti che permettono di comprendere se ciò che stiamo acquistando è una mascherina di qualità o meno.

Innanzitutto la certificazione è sempre stampata sul prodotto, ed accanto ad essa deve essere presente un logo. La certificazione consiste nella stampa sul tessuto del nome del produttore, il marchio CE ( che indica l’ente certificatore che ha testato le mascherine) e un numero di 4 cifre che descrive l’ente certificatore, in quanto ce ne sono diversi accreditati.

Alcune sentenze hanno stabilito che la contraffazione delle mascherine e la speculazione su questo bene sono a tutti gli effetti reati.

La speculazione sottrae al mercato una certa quantità di merce per innalzare artificiosamente il prezzo e andando così a creare uno sbilanciamento fra domanda e offerta. I beni che risentono maggiormente di questo squilibrio sono quelli di largo consumo e di prima necessità. E le mascherine costituiscono un bene di prima necessità, essendo richieste per legge in diversi luoghi ancora oggi.

Nel caso in questione il reato si configura nei termini di “pericolo”, in quanto un dispositivo pensato per la salute ma non certificato, non approvato e non funzionante come promesso, può nuocere molto a chi lo utilizza.

Per questi motivi è essenziale affidarsi a rivenditori che distribuiscano mascherine ffp2 certificate da enti accreditati.

Uno di questi è Bluebag Italia, una garanzia nella distribuzione di mascherine ffp2 certificate a Milano, attivo da anni in diversi settori.

Bluebag Italia rivende mascherine ffp2 in stock alle aziende, e si tratta di merce di ottima qualità, certificata da SGS (sigla CE0598).

Insieme alle mascherine c’è tutta la documentazione relativa alla certificazione che ne permette la tracciatura. É quindi possibile verificare l’attendibilità delle mascherine direttamente sul sito del certificatore.

Bluebag opera quindi con assoluta trasparenza, caratteristica fondamentale per un rivenditore di mascherine.

Le mascherine fornite sono confortevoli e con elastici 100% spandex in conformità alla normativa europea, e in diversi modelli che variano per tessuto, colore e finiture.

Il sito permette di ordinare in tutta comodità, attraverso una lista di prodotti disponibili. Una volta selezionati si ottiene in brevissimo tempo un preventivo gratuito.